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Dal 15 settembre in Ungheria sarà obbligatorio ascoltare il battito del cuore del feto prima di procedere all'interruzione di gravidanza. Lo stabilisce un decreto legge approvato dal governo conservatore di Viktor Orban.
Obbligo per medici e infermieri
Il decreto stabilisce che il personale sanitario dovrà far sentire alle pazienti che vogliono abortire il battito del cuore del feto, o mostrare loro un segno delle funzioni vitali «in modo chiaramente riconoscibile». Sarà necessario compilare un documento che attesti che questo passaggio è avvenuto e senza di esso non sarà possibile procedere all'intervento.
Lo scopo della legge è «Fare informazione»
Lo scopo della legge è «fare informazione sull’impatto di quello che veramente si sta facendo: molte persone considerano un feto solo un grumo di cellule» ha spiegato la parlamentare di estrema destra Dora Duro. L'aborto in Ungheria è legale dal 1953 e le leggi che lo regolano sono rimaste invariate. Amnesty International ha definito l'intervento legislativo «un preoccupante passo indietro».
Il governo di Viktor Orban, populista di destra, ha già varato altre misure a favore di un'impostazione tradizionale della famiglia. Nel 2019 è stata introdotta una legge che esenta le donne con più di quattro figli dal pagamento delle tasse.
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