Guerra, dai monumenti a musei e opere d'arte: tre mesi di distruzione e saccheggi russi in Ucraina

I dati Unesco sui danni "collaterali" dei tre mesi di conflitto

Guerra, dai monumenti a musei e opere d'arte: tre mesi di distruzione e saccheggi russi in Ucraina
I dati sono dell'Unesco: l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia ha causato già la distruzione o il danneggiamento di «60 siti religiosi, 12...

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I dati sono dell'Unesco: l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia ha causato già la distruzione o il danneggiamento di «60 siti religiosi, 12 musei, 26 edifici storici, 17 edifici dedicati alle attività culturali, 15 monumenti, 7 biblioteche». Come sempre succede, purtroppo, la guerra causa vittime e sofferenza, ma anche perdita di opere d'arte. Il Cremlino poi ha un obiettivo evidente: la russificazione dell'Ucraina, che passa dunque anche dalla distruzione delle testimonianze che raccontano la storia e le tradizione del Paese invaso.

 

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Tre mesi di guerra in Ucraina

Il caso più clamoroso fu raccontato a marzo dal sindaco deposto di Melitopol, città nell'Ucraina meridionale, Ivan Fedorov, che spiegò: «I russi si sono impadroniti del nostro oro di Scizia. Si tratta di una delle collezioni più grandi e preziose in Ucraina, e oggi non sappiamo dove l'hanno portata, se è stata nascosta o rubata. Non sappiamo quale sia il suo destino, ma questo tesoro è stato rubato alla nostra comunità e spero che saremo in grado di riprendercelo». Scoperto dagli archeologi negli anni Cinquanta, l'oro di Scizia era conservato nel museo delle tradizioni locali di Melitupol, che è stato saccheggiato dall'esercito di occupazione. Spiegarono a marzo gli ucraini: «Almeno 198 oggetti d'oro, compresi ornamenti a forma di fiori, piatti d'oro, rare vecchie armi, monete d'argento e medaglie speciali sono stati portati via».

 

 

La russificazione

Questo è solo uno degli esempi della russificazione decisa a tavolino dal Cremlino che passa dalla devastazione e dalla distruzione dei musei, ma anche di siti culturali come il teatro di Mariupol che venne bombardato nonostante all'interno vi fossero centinaia di rifugiati. Fonti indipendenti parlano di almeno 600 vittime civili. 

 

L'inchiesta

Secondo un'inchiesta pubblicata nei giorni scorsi da The Guardian sono «2.000 le opere d'arte rubate che attestano il desiderio di Putin di cancellare la storia di una nazione, come tanti despoti prima di lui». Non solo: «Ad oggi, le forze russe hanno causato distruzione o gravi danni di 250 musei e istituzioni in Ucraina. Venticinque dipinti dell'artista popolare ucraina Maria Prymachenko sono stati inceneriti dopo che il Museo di storia locale di Ivankiv è stato colpito da un missile . Il museo Arkhip Kuindzhi, nella città assediata di Mariupol, è stato gravemente danneggiato da un attacco aereo che ha lasciato dipinti esposti alle intemperie, appesi alle pareti tra cumuli di macerie».

 

 

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Il Messaggero