Uber di guerra, ecco i volontari che rischiano la vita in Ucraina: portano cibo e salvano i rifugiati

I volontari che rischiano la vita in Ucraina, ecco gli "Uber di guerra" che portano cibo e salvano i rifugiati
C'è chi è scappato per salvarsi dai bombardamenti. E chi invece è rimasto in Ucraina, perché lasciare casa è sempre una scelta troppo...

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C'è chi è scappato per salvarsi dai bombardamenti. E chi invece è rimasto in Ucraina, perché lasciare casa è sempre una scelta troppo coraggiosa e difficile da fare. E dove si combatte, oltre ai civili che si sono uniti alle forze armate, ci uomini e donne che sfidano le mine e i checkpoint russi, guidando con le loro auto per portare aiuti (cibo soprattutto, ma anche armi) e per spostare i rifugiati nelle zone più "calde".

Sui social esistono gruppi dove le donne ucraine si organizzano per aiutare. Studiano viaggi, si scambiano contatti e sfidano le forze militari degli invasori, con la speranza di non essere fermate. Spesso sui loro furgoncini scrivono "bambini", un modo per sperare nella compassione dei russi. Tecnica non sempre efficace. "Uber War" è invece un gruppo di volontari arrivati dagli Stati Uniti, che condivide su Facebook le missioni del giorno. Viaggiano dalla Polonia all'Ucraina e raggiungono città distrutte dalla guerra, rischiando in prima persona la pelle.

 

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Women Take the Wheel

Lo stesso via vai si verifica al di là del confine, in Polonia. Sono tantissimi i gruppi di volontari che si adoperano per dare il loro contributo. È stato creato una sorta di Uber della guerra, dove le donne si avvicendano per andare a recuperare i profughi che arrivano a piedi e lasciano l'Ucraina. Poi li portano nei centri abitati e li affidano alle autorità. Il collettivo "Women Take The Wheel", formato da 600 persone, sta supportando tutte le volontarie che si spostano verso luoghi non sicuri per portare assistenza. 

 

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Il Messaggero