Taiwan chiede di partecipare alla conferenza dell'Interpol

La presidente di Taiwan Tsai Ing-Wen
Taiwan chiede di essere ammesso come osservatore alla 87a Conferenza dell'Interpol, l'organizzazione che riunisce le polizie di 192 paesi, in calendario dal 18 al 21...

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Taiwan chiede di essere ammesso come osservatore alla 87a Conferenza dell'Interpol, l'organizzazione che riunisce le polizie di 192 paesi, in calendario dal 18 al 21 novembre prossimi a Dubai, negli Emirati arabi uniti.


«Con il crimine transnazionale in aumento, è imperativo che le forze dell'ordine in tutto il mondo stabiliscano legami reciproci e una cooperazione efficiente - afferma Tsai Tsan-Po, il più alto funzionario della polizia di Taiwan -. Per raggiungere gli obiettivi chiave dell'Interpol, come garantire e promuovere la più ampia assistenza reciproca possibile tra tutte le autorità di polizia criminale, è necessario includere Taiwan», prosegue , sottolineando che il paese «cerca di collaborare con le forze dell'ordine di tutto il mondo per combattere congiuntamente la criminalità, colmare le lacune nella rete di sicurezza globale e creare un mondo più sicuro attraverso la cooperazione congiunta».

La Repubblica di Cina, questo il nome ufficile di Taiwan, che nelle scorse settimane aveva già protestato per l'esclusione dall'Onu e in particolare dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è governata autonomamente dalla Cina dal 1949. Ma Pechino l'ha sempre considerata parte del suo territorio e fa pressione per tenere l'isola fuori dai furum internazionali.

«Taiwan ha guadagnato ampi consensi per la sua sicurezza pubblica. La comunità internazionale non dovrebbe escluderla nella lotta contro il crimine transnazionale», insiste il governo di Taipei. «L'esclusione crea una lacuna nella condivisione dell'intelligence e una scappatoia per l'attività criminale».

Taiwan è stata tenuta fuori dall'Interpol per 34 anni e aveva già chiesto di partecipare all'85ma Assemblea generale dell'organizzazione come osservatore nel 2016 ma la sua domanda era stata respinta «citando la risoluzione del 1984» adottata quando è stata decisa l'adesione della Cina. 


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Il Messaggero