Siccità, da un ghiacciaio svizzero riaffiora un corpo mummificato risalente al 1990

L'uomo, allora 27enne era diretto a Domodossola ma non era mai arrivato a destinazione

Siccità, da un ghiacciaio svizzero riaffiora un corpo mummificato risalente al 1990
Ha finalmente un nome il corpo mummificato di un uomo trovato lo scorso 26 luglio sul ghiacciao Stockji (3.092 metri), a Zermatt (Svizzera), nelle Alpi svizzere, non...

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Ha finalmente un nome il corpo mummificato di un uomo trovato lo scorso 26 luglio sul ghiacciao Stockji (3.092 metri), a Zermatt (Svizzera), nelle Alpi svizzere, non lontano dal Cervino. I test del Dna hanno appurato che si tratta di un alpinista tedesco che risultava disperso dal 1990. 

I resti mummificati erano stati ritrovati da due alpinisti francesi che percorrevano l'Haute Route, l'itinerario alpinistico che collega Chamonix (Francia) con Zermatt (Svizzera).

Chi è l'uomo mummificato 

L'uomo, all'epoca 27enne, nell'agosto del 1990 aveva l'intezione di partire da Chamonix per raggiungere Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) passando attraverso le Alpi del Vallese. Non era mai arrivato a destinazione - ricorda la polizia del Canton Vallese - e le ricerche dell'epoca avevano dato esito negativo. «Il ritiro dei ghiacciai fa emergere sempre più resti di alpinisti scomparsi da diversi decenni», fa sapere la polizia cantonale. 

 

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Il Messaggero