Luciano Moggi sulla Superlega: «Il calcio non è più uno sport ma un business»

 «Il calcio non è più uno sport, lo è il sabato e la domenica e gli altri giorni è un business, e adesso tutti cercano di guadagnare di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 «Il calcio non è più uno sport, lo è il sabato e la domenica e gli altri giorni è un business, e adesso tutti cercano di guadagnare di più», Luciano Moggi commenta così la nascita della Superlega, un progetto accolto da 12 club coinvolti in qualità di squadre partecipanti, tra cui Juventus, Inter e Milan che potrebbe rivoluzionare la struttura della Serie A. «I club non dovrebbero partecipare al campionato, ma come si fa così all'improvviso? I giocatori non possono partecipare alle nazionali, ma è un discorso difficile da fare».

«Sarebbe da ridurre il campionato italiano non a 20 ma a 16 squadre», prosegue l'ex dirigente sportivo della Juventus che sulla mancata meritocrazia risponde «ma il calcio è business», e poi preannuncia inevitabili scontri e minacce «come quella che i giocatori non possono essere convocati delle proprie nazionali». La competizione europea per club sarebbe infatti composta da 20 squadre, 15 delle quali partecipanti di diritto in quanto club fondatori, con l'aggiunta di altre 5 società che sarebbero determinate stagione dopo stagione con un meccanismo di qualificazione che al momento però ancora è poco chiaro. La Serie A dunque rischierebbe di perdere il proprio appeal perché si giocherebbe solo per lo Scudetto e per la retrocessione, dal momento che l’accesso alla Superlega sarebbe blindato dai club fondatori.
Superlega, no dell'Ue. Boris Johnson: «Li fermeremo». Ma i 12 club: pronta risposta legale a Fifa e Uefa

Superlega, contrari anche i tifosi della Juve: «Si perderebbe la competitività che caratterizza il calcio»

Pensare di poter inserire all'interno del già fitto calendario nazionale del campionato di Serie A un altro impegno settimanale come la Superlega, oltre alla Champions League, renderebbe difficile lo svolgimento del torneo. «Le società sono oberate di debiti e si inventano una Superlega che potrebbe anche essere un'attrazione- afferma Moggi - che però ha dei contrasti, si gioca infrasettimanalmente ma non potranno poi farsi i turni infasettimanali e anche la Coppa Italia sarebbe a rischio. Mi sembra siano cose messe lì per formare un tavolo e fare una trattativa». Una trattativa dal valore di 7 miliardi e mezzo.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero