Doveva essere una tranquilla serata, dopo i festeggiamenti per il compleanno. Per V., 23 anni, studentessa italiana a Rabat, la giornata di festa si è trasformata in un...
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Marocco, due turiste trovate morte sui monti dell'Atlante: «Sono state sgozzate»
È accaduto qualche giorno fa, in un quartiere centralissimo della capitale marocchina, vicino all'ambasciata d'Italia e a quella svizzera, tra la sede della Caritas e la 'Torre di Hassan', uno dei monumenti più visitati dai turisti. Persino il Papa, che sarà in Marocco alla fine di marzo prevede di farvi sosta. Arrivata a Rabat qualche settimana fa, V. è originaria della provincia di Bologna. Dopo aver concluso il primo ciclo di studi in Scienze internazionali, all'Università di Forlì, ha partecipato a uno dei concorsi promossi dal ministero dell'Istruzione con la Farnesina ed è stata assegnata all'ambasciata italiana nella capitale marocchina.
L'altra sera, in occasione del compleanno, era uscita per festeggiare con amici e colleghi, tutti ragazzi dello stesso ambito di studi, tra ong, dipartimenti universitari e organismi internazionali. A fine serata, erano da poco passate le due, è tornata in taxi fino all'inizio della via di casa. Per evitare agli altri di allungare la strada, è scesa 50 metri prima del portone. È a quel punto che da un'auto parcheggiata lì sotto, tre uomini hanno cominciato a molestarla. In due sono scesi per cercare di prenderla, lei ha tentato di divincolarsi e le hanno strappato il pantalone che indossava. La ragazza si è difesa, ma è stata raggiunta da quattro coltellate alla gamba sinistra. I tre aggressori sono stati messi in fuga da un abitante del quartiere che ha sentito le urla della studentessa ed è subito sceso in strada per difenderla. Soccorsa dall'ambulanza, è stata portata all'ospedale più vicino, da dove è partita la denuncia.
Le ferite riportate non sono gravi, la ragazza è stata medicata con nove punti di sutura e poi dimessa. Ora è caccia agli aggressori; le telecamere in zona hanno sicuramente registrato le immagini dell'auto e con ogni probabilità gli inquirenti sono già sulle tracce dei tre uomini. Escluso il movente terroristico o di aggressione contro stranieri; gli inquirenti pensano piuttosto a balordi di periferia che volevano fare una bravata. Non sono riusciti a rubarle nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero