Soldati russi «pronti persino a spararsi» per non affrontare gli orrori della guerra. Rivelazioni choc di militari catturati

Soldati russi «pronti persino a spararsi» per non affrontare gli orrori della guerra. Rivelazioni choc di militari catturati
Soldati russi si feriscono e si uccidono per evitare di proseguire la guerra in Ucraina. Sono rivelazioni choc quelle di un militare catturato al giornalista Volodymyr...

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Soldati russi si feriscono e si uccidono per evitare di proseguire la guerra in Ucraina. Sono rivelazioni choc quelle di un militare catturato al giornalista Volodymyr Zolkin, che lavora per il sito di news Open Media Ukraine. Nel racconto ha esortato altri giovani in Russia a resistere a una nuova campagna di reclutamento, dopo che Putin ha detto alle famiglie dei combattenti morti che erano "eroi" paragonabili a quelli della Seconda guerra mondiale. «Non venite qui - ha detto il soldato russo intervistato -. Non c'è niente da fare per noi. Portiamo solo dolore... la gente qui è buona».  

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Soldati russi si suicidano, la confessione

Il soldato russo Andrey Ushakov, 20 anni, ha detto al giornalista di conoscere due soldati che si sono sparati e uccisi in prima linea. Altri, invece, scelgono sul campo di battaglia di spararsi nel tentativo di essere rimandati a casa feriti piuttosto che continuare l'invasione, che oramai dura da mesi. Il loro obiettivo è quello di essere classificati come Cargo 300, cioè feriti, mentre Cargo 200 significa morti di guerra. 

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«Eravamo nel panico e volevamo andarcene»

Le parole del giovane militare russo mettono in mostra tutta le atrocità della guerra. «Tutti erano nel panico e volevano andarsene - ha raccontato Ushakov -, ma non c'era modo. L'unica possibilità di andarsene era come 300. Alcuni non ce l'hanno fatta e si sono sparati». Mentalmente non riuscivano a sopportare quello che stava succedendo. Alla paura di morire nei combattimenti con gli ucraini si aggiungeva quella per la mancanza di razioni. «Non c'era cibo, né acqua», ha detto a Volodymyr Zolkin, che ha raccontato la storia dei prigionieri russi per Open Media Ukraine.

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In guerra per aiutare le famiglie

Ushakov proviene da un villaggio povero della regione di Perm e si è arruolato nell'esercito nella speranza di guadagnare qualche soldo per aiutare la sua famiglia. Ha esortato altri giovani in Russia a resistere a una nuova campagna di reclutamento dopo che Putin ha detto alle famiglie dei combattenti morti che erano "eroi" paragonabili a quelli della Seconda guerra mondiale.

 

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Il Messaggero