La temperatura, lungo la Northern Sea Route, è decisamente più rigida, diciamo pure artica, mentre nell'altro caso, lungo la rotta tradizionale via canale...
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Mosca, rievocando coerenti toni da Guerra Fredda, ha infatti ha deciso di tenere pesantemente sotto controllo le regioni artiche, dove da anni ormai sta rinforzando le sue strutture civili e militari, introducendo nuove regole per controllare l'accesso alla Northern Sea Route, ovvero quel passaggio a nord-est che la Russia vede sempre di più come il suo asso nella manica da giocarsi nel poker geopolitico delle rotte commerciali.
LE CIFRE
Northern Sea Route: 14.000 chilometri (8.700 miglia)
Tempo medio di percorrenza: 35 giorni
Suez Route: 20.000 chilometri (12.400 miglia)
Tempo medio di percorrenza: 48 giorni
Stando a Izvestia, che sostiene di aver visto una copia del documento, le navi militari straniere dovranno notificare alla Russia (con ben 45 giorni di anticipo) l'intenzione di passare lo stretto di Bering e avventurarsi nell'Oceano artico. La richiesta andrà corredata da minuziose informazioni come il nome della nave, lo scopo del viaggio, la rotta, i tempi di navigazione nonché la lunghezza, la larghezza, il tonnellaggio, nome e grado del capitano. Non solo. Le navi dovranno necessariamente ospitare a bordo i piloti russi. Infine Mosca si riserva il diritto di negare l'accesso alla rotta artica e nel caso di passaggi non autorizzati - sostengono gli esperti consultati dalla testata - potrà sequestrare o persino neutralizzare le imbarcazioni abusive. Insomma, via i guanti. La Russia, d'altra parte, considera le regioni artiche come la sua ultima frontiera e il passaggio non autorizzato l'anno scorso della nave francese Ron è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Dato il clima attuale, ha commentato il vice presidente della commissione Affari Esteri della Duma, Alexey Chep, il controllo della rotta di nord-est è «necessario». «La Nato e gli Stati Uniti potrebbero tentare di creare un altro focolaio di tensione sui nostri confini», ha commentato l'esperto militare Vladislav Shurygin, notando come sia gli Usa che il Canada, diversi stati europei e persino la Cina ora reclamino l'accesso alla rotta artica.
Il Messaggero