Rouen, incendio in impianto chimico ad alto rischio: «Fiamme circoscritte». Ma il rogo prosegue

Rouen, incendio in impianto chimico ad alto rischio: «Classificato Seveso»
Paura in Francia, a Rouen, dove un vasto incendio è divampato questa notte, intorno alle tre, in un impianto chimico della società Lubrizol. L'impianto è...

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Paura in Francia, a Rouen, dove un vasto incendio è divampato questa notte, intorno alle tre, in un impianto chimico della società Lubrizol. L'impianto è classificato «Seveso», sulla base della direttiva europea che impone agli stati membri di identificare i propri siti a rischio. Non si ha ancora notizia delle cause che hanno provocato le fiamme, visibili a chilometri di distanza. Dopo ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a circoscrivere il rogo che però non è ancora domato.


L'incendio è «sotto controllo» e «non dovrebbe svilupparsi ulteriormente», dicono le autorità. Ma «ci vorranno diversi giorni» per risolvere completamente la situazione: è quanto ha dichiarato il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, in un breve punto stampa nei pressi del luogo dell'incidente.
 
Il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner, è andato sul posto. «Alcuni prodotti sono stati portati via dal sito», ha detto. Sui social media testimoni riportarno di aver sentito delle esplosioni. La prefettura di Seine-Maritime come misura precauzionale ha deciso di limitare l'accesso della popolazione in un perimetro di 500 metri dall'impianto e la chiusura delle scuole di tutti livelli di Rouen. Pur sottolineando che le prime analisi condotte non hanno riscontrato «tossicità nelle principali molecole» del fumo sprigionato dall'incendio, la prefettura ha esortato la popolazione «a limitare le uscite allo stretto necessario».

 
l prefetto di Normandia, Pierre-André Durand, ha evocato il «rischio di inquinamento della Senna». «Continuiamo a lottare contro il fuoco con un rischio di inquinamento della Senna per straripamento dei bacini di ritenzione», ha avvertito. 
 

La fabbrica Lubrizol, creata nel 1954, è classificata «Seveso livello alto», il secondo su due della direttiva europea che recensisce i siti industriali pericolosi. Le fiamme sono divampate in uno stabilimento di stoccaggio merci e non di trasformazione dei prodotti, per questo le molecole depositate nei dintorni dalla densa nube nera - analizzate - non hanno evidenziato potenziali rischi: «a bruciare sono degli additivi per olio e il risultato è impressionante, ma non c'è alcuna tossicità acuta sulle principali molecole esaminate», ha comunicato il prefetto di Normandia. Il sito era stato già teatro, nel 2013, di un incidente: la decomposizione chimica di una sostanza che aveva provocato una nube maleodorante percepibile fin dalla regione parigina a sud e dalle coste della Gran Bretagna a nord.
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Il Messaggero