OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L'ambasciata svedese a Baghdad è stata data alle fiamme prima dell'alba nel corso di una manifestazione organizzata dai sostenitori del leader religioso Moqtada Sadr alla vigilia di un nuovo evento in Svezia dove gli organizzatori sarebbero intenzionati a bruciare una nuova copia del Corano.
Mondo ebraico sotto shock, in Svezia vogliono bruciare anche la Torah. Israele protesta
Rogo del Corano, assaltata l'amasciata svedese in Iraq
Un corrispondente dell'Afp ha visto del fumo alzarsi dall'edificio dell'ambasciata, nell'area in cui la polizia irachena era schierata in assetto antisommossa proprio per la manifestazione.
Il ministro degli Esteri iracheno ha condannato «con la massima fermezza» l'incendio invitando le forze di sicurezza ad aprire un'inchiesta urgente.
«Il governo iracheno - si legge in una nota - ha dato istruzioni ai servizi di sicurezza competenti di avvisare un'indagine urgente e di prendere tutte le misure necessarie per fare luce sulle cause dell'incidente e identificare gli autori».
LE REAZIONI
Sui social media sono circolati foto e video di una folla di manifestanti radunata nella notte nei pressi dell'ambasciata a Baghdad. Le immagini mostrano un incendio e fumo. Alcuni manifestanti sarebbero riusciti a entrare nella rappresentanza diplomatica, mentre altri sono rimasti nelle strade della città armati di bandiere irachene. «Siamo al corrente della situazione - hanno fatto sapere da Stoccolma dal ministero degli Esteri - Lo staff della nostra ambasciata è in sicurezza e il ministero è in contatto costante con il personale». Le autorità irachene, si sottolinea, sono responsabili per la protezione delle missioni e dello staff diplomatico.
«IL ROGO SI FARA'»
Nonostante le violente proteste a Baghdad, l'azione programmata per questo pomeriggio a Stoccolma, durante la quale si prevede di bruciare una copia del Corano davanti all'ambasciata irachena, proseguirà. Secondo l'agenzia di stampa svedese Tt, coloro che hanno richiesto l'autorizzazione alla polizia - che sarebbero gli stessi responsabili di un'iniziativa analoga all'inizio di luglio a Stoccolma - non hanno alcuna intenzione di tirarsi indietro. La polizia può concedere o meno il permesso per qualsiasi protesta, basandosi esclusivamente sulla capacità di garantire la sicurezza, ma al momento non ci sarebbero particolari allarmi.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero