OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L'esercito russo tenterà nuovamente di conquistare Kiev. A innestare nuove preoccupazioni sulle sorti della guerra in Ucraina è il capo delle forze aramate di Kiev, Valery Zaluzhny (49 anni).
Valery Zaluzhny: «I russi tenteranno di conquistare di nuovo Kiev»
Un'allarme estremamente preoccupante quello lanciato dal generale Zaluzhny durante un'intervista all'Economist. L'ufficiale ha fatto sapere che i russi non sono in fase di ripiegamento come si potrebbe pensare, ma che si stanno preparando per effettuare un nuovo tentativo di conquista della capitale ucraina tra febbraio e marzo, a un anno esatto dall'inizio dell'invasione.
Zaluzhny parla anche della mobilitazione russa per inviare nuove forze al fronte e per la quale sono stati "arruolati" 300.000 tra riservisti ed ex soldati, dice: «Potrebbero non essere così ben equipaggiati, ma rappresentano comunque un problema per noi. Stimiamo che abbiano una riserva pari quasi a 1,5 milioni di persone. I russi stanno preparando circa 200.000 nuove truppe. Non ho dubbi che faranno un altro tentativo per prendere Kiev».
Il 49enne ha fatto inoltre aggiunto: «Secondo i miei calcoli l'esercito russo ha passato gli ultimi tre o quattro anni a preparare l'invasione grazie all'accumulo di numerose risorse: soldati, armi e munizioni».
«A oggi hanno esaurito la maggior parte di queste risorse», aggiunge il generale, «hanno sprecato il loro potenziale bellico senza ottenere praticamente alcun risultato, per cui adesso devono ripensare a come uscire da questa situazione».
«Stanno cercando un modo per evitare lo scontro diretto tra le truppe, per questo bombardano. Ne hanno bisogno per un semplice scopo: hanno bisogno di tempo per raccogliere nuove risorse e creare nuovo potenziale che possa guidare un nuovo tentativo di conquista di Kiev», conclude Zaluzhny.
Valeri Zalouzhny, il "generale di ferro" ucraino che ha portato i russi alla ritirata
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero