Primarie dei democratici in Usa: il primo test dem per l'assalto alla Casa Bianca finisce con una figuraccia mondiale. La macchina organizzativa del partito democratico...
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I dem hanno combinato il pasticcio tutto da soli, senza la manina del Cremlino. Colpa delle nuove regole e di una controversa app che hanno creato «incongruenze» nella verifica dei voti. Da quest'anno si era deciso di riportare non solo il numero finale dei delegati vinti ma anche il primo e il secondo voto delle assemblee di elettori, per evitare le contestazioni del passato. Come nel 2016, quando Bernie Sanders perse di un soffio contro Hillary Clinton. I voti dovevano essere trasmessi poi dai presidenti dei caucus con un'app sui loro telefonini che non ha funzionato al meglio facendo saltare il flusso dei dati.
«Nessun hackeraggio», si è affrettato a precisare il partito, solo una questione tecnica. Ma il disastro rivela un'imbarazzante inettitudine organizzativa, aumenta l'incertezza sulle primarie e alimenta le peggiori teorie complottiste, mettendo in discussione la forma tanto affascinante quanto complicata dei caucus e lo status stesso dell' Iowa di essere 'first of the nation' nella maratona delle primarie. Sui social c'è già chi sospetta che l'establishment del partito non volesse incoronare Sanders o che dietro il flop della app ci sia Buttigieg, mentre Biden ha a lungo sfruttato l'assenza di risultati certi per minimizzare la debacle e guardare già oltre. «Quello che è successo e inaccettabile. Chiediamo scusa», affermano i responsabili democratici dell' Iowa. Ma il caos rischia sicuramente di bruciare l'effetto della spinta che di solito l' Iowa garantisce al vincitore. Anche per effetto dei colpi di Donald Trump, che alla vigilia del suo discorso sullo stato dell'Unione in un sondaggio Gallup vola al 49% di gradimento, il livello più alto dal suo insediamento alla Casa Bianca. «Quando i democratici cominceranno a scaricare la colpa sulla Russia invece di ammettere la loro incompetenza per il disastro del voto appena accaduto nel grande stato dell'Iowa?», ha twittato sarcastico.
«Crisi di nervi nel partito democratico.
Primarie Iowa, caos risultati. Ma Sanders canta già vittoria: sono primo
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Il Messaggero