OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il “Corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica”, comunemente noto come Guardiani della rivoluzione o, dal farsi, pasdaran, fu istituito con un decreto di Khomeini poche settimane dopo l'instaurazione nel 1979 della Repubblica islamica in Iran. L'ayatollah nutriva ancora molti sospetti nei confronti dell'esercito iraniano, che riteneva troppo legato allo scià. Da qui l'idea di creare, a fianco delle forze armate, un esercito di fedelissimi incaricato di garantire la sicurezza interna del regime e di dare la caccia ai «controrivoluzionari».
Medio Oriente, il Pakistan conferma l'attacco contro terroristi in Iran
Nati come una milizia con profonda fede ideologica (difatti, incarnano assoluta fedeltà alla Guida suprema dell'Iran, detto anche guida spirituale), con gli anni hanno ampliato molto il loro potere all'interno dello Stato.Il Corpo dei pasdaran dispone oggi di circa 210 000 uomini suddivisi in forze di terra, aeree e navali; controllano anche delle milizie volontarie organizzate militarmente dette basiji, in cui si arruolano i più giovani.
Cosa fanno
Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica si occupa principalmente della sicurezza nazionale, difatti è responsabile della sicurezza interna, controllo delle frontiere, attività di polizia e della componente missilistica. Le operazioni gestite dal corpo sono orientate, soprattutto, verso la guerra asimmetrica e le mansioni meno tradizionali, per questi motivi i pasdaran gestiscono il controllo del contrabbando, dello stretto di Hormuz e di gruppi ribelli interni all'Iran. Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica è stato concepito, anche, come un completamento delle forze armate tradizionali, così da ottenere due corpi armati che operano in modo separato in ambiti differenti.
La struttura
Il Corpo delle guardie della rivoluzione è composto da: esercito, marina, aeronautica e forze speciali, oltretutto sotto il loro controllo è posta la milizia dei basiji. Le guardie della rivoluzione sono riconosciute dall'articolo 150 della Costituzione iraniana come una componente delle forze armate ma, allo stesso tempo, operano in modo separato e parallelo ad esse. Il comandante in capo del corpo è la guida suprema dell'Iran. Secondo la dichiarazione del loro comandante Mohammed 'Alì Ja'fari all'atto della sua nomina nel 2007 il compito primario delle guardie in questa congiuntura è combattere le minacce interne.