Il jazzista Manzini suona la chitarra mentre lo operano al cervello: il video fa il giro del web

Il jazzista Manzini suona la chitarra mentre lo operano al cervello: il video fa il giro del web
Il video del famoso jazzista, Musa Manzini, che suona la chitarra mentre è in sala operatoria, ha fatto il giro del mondo. Il musicista, 47 anni, è stato sottoposto...

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Il video del famoso jazzista, Musa Manzini, che suona la chitarra mentre è in sala operatoria, ha fatto il giro del mondo. Il musicista, 47 anni, è stato sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia e per tutto il tempo è rimasto sveglio suonando la sua musica. Il tutto è durato per circa sei ore e Musa è rimasto lucido mentre i medici tentavano di ripristinare le funzioni dei movimenti delle dita, una complicazione dovuta a un tumore. Questa nuova procedura ha avuto luogo nell’ospedale capo Albert Luthuli, nella città costiera di Durban, in Sudafrica.




Un video dell’intervento mostra chiaramente l’artista che pizzica le corde della sua chitarra mentre l’equipe medica continua ad operare. Una tecnica portata a termine la scorsa settimana da un team di neurochirurghi specializzati, guidati dai professori Basil Enicker e Rohen Harrichandparsad. Il chitarrista ha spiegato che la malattia che lo aveva colpito nel 2006 gli aveva portato gravi complicazioni ai movimenti delle mani che per un chitarrista è la fine.

Il professore Enicker ha dichiarato al sito Lol che in questo caso un’operazione “da sveglio” era preferibile all’uso dell’anestesia. «In questo modo, possiamo testare le regioni del cervello prima che il tumore venga rimosso - ha aggiunto - Ciò consente una maggiore rimozione della massa, riducendo al minimo il danno al cervello». I medici volevano ridurre al minimo il rischio di paralisi o perdita delle funzioni dei movimenti. Il jazzista ha detto di essere grato ai medici per quello che hanno fatto: «Non penso che apprezziamo abbastanza le nostre istituzioni che si occupano della salute pubblica». Il musicista pluripremiato ha detto di essere pronto a salire sul palco una volta guarito.
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Il Messaggero