#Metoo, niente archiviazione per Weinstein: l'ex re di Hollywood di nuovo alla sbarra

#Metoo, niente archiviazione per Weinstein: l'ex re di Hollywood di nuovo alla sbarra
Weinstein torna alla sbarra. Il tribunale di New York ha infatti respinto l'istanza di archiviazione presentata dai legali del produttore, l'ex re di Hollywood caduto in...

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Weinstein torna alla sbarra. Il tribunale di New York ha infatti respinto l'istanza di archiviazione presentata dai legali del produttore, l'ex re di Hollywood caduto in disgrazia per una serie di accuse di molestie e violenza sessuale. Il giudice  della Corte Suprema Statale di New York, James Burke, ha infatti deciso per la prosecuzione del procedimento, così ora l'ex numero uno della Miramax deve  rispondere dell'accusa di aver violentato una donna in una stanza d'albergo nel 2013 e di avere praticato con forza del sesso orale su un'altra donna nel 2006, all'interno del suo appartamento di Manhattan.


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I suoi legali hanno denunciato che l'indagine è stata «irreparabilmente macchiata» dal comportamento del detective Nicholas DiGaudio, accusato di avere interferito con un testimone e una delle donne che accusano Weinstein. I magistrati dell'accusa ritengono invece che vi sia «ampia evidenza» per sottoporre a processo il 66enne Weinstein e che i presunti comportamenti illeciti di DiGaudio non abbiano inficiato il procedimento.

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E dire che i  legali di Weinstein avevano ottenuto settimane fa la derubricazione di un capo di accusa e speravano oggi di ottenere l'archiviazione totale del caso.
Il giudice ha invece respinto la tesi del produttore secondo cui errori della polizia e dei pubblici ministeri hanno inquinato il lavoro del gran giurì che ha deliberato il rinvio a giudizio.


L'ultima volta che Weinstein era apparso in tribunale a Manhattan lo stesso giudice Burke aveva eliminato un capo d'accusa dopo che era stato rivelato che un detective della polizia aveva nascosto prove importanti ai procuratori. Stavolta non è andata altrettanto bene all'ex «re di Hollywood»: Weinstein era da pochi minuti entrato in aula quando Burke ha annunciato la doccia fredda. Oltre 80 donne hanno accusato il produttore di molestie e violenze sessuali ma l'azione legale di New York è l'unica arrivata finora a questo stadio.
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Il Messaggero