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Morti di Covid e morti per le raffiche dei mitra dei narcotrafficanti: nel Messico le due tragedie viaggiano in parallelo e così un politico ha iniziato la sua campagna elettorale per le regionali in maniera singolare: dentro una bara. Così, a modo suo, ha voluto denunciare il silenzio sulle migliaia di morti che in Messico stanno causando il coronavirus e i cartelli dei narcotrafficanti. Lui è Carlos Mayorga, candidato nello Stato di Chihuahua.
“Ho deciso di lanciare questa campagna politica all’interno di una bara per inviare un messaggio ai politici: hanno un popolo morto, una città, una comunità, una città, uno Stato morto a causa della loro indifferenza”, spiega il candidato del partito "Encuentro Solidario".
Mayorga è entrato in una bara dorata in una manifestazione elettorale che si è svolta a Ciudad Juarez, al confine con il Texas. E’ arrivato con assistenti vestiti con tute protettive bianche che portavano mazzi di fiori.
La politica messicana, a suo dire, ha “taciuto sugli alti livelli di criminalità organizzata” ed è “rimasta in silenzio sulla caotica situazione del Covid”. Nei 32 Stati messicani domenica scorsa è iniziata la campagna elettorale e sono stati 16 i candidati assassinati. I 94 milioni di elettori andranno alle urne il prossimo 9 giugno.
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