Merkel ha già un'erede, AKK favorita nei sondaggi: «È la migliore guida per la Germania»

Merkel ha già un'erede, AKK favorita nei sondaggi: «È la migliore guida per la Germania»
A quattro giorni dal congresso della Cdu, la corsa per la successione ad Angela Merkel sembra ormai definita: fra i tre candidati in lizza la superfavorita è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A quattro giorni dal congresso della Cdu, la corsa per la successione ad Angela Merkel sembra ormai definita: fra i tre candidati in lizza la superfavorita è l'attuale segretaria generale del partito Annegret Kramp-Karrembauer. L'ultimo sondaggio (dell'Istituto Forsa per l'emittente RTL-Trendbarometer) rivela che il 42% degli intervistati ritengono AKK (come viene chiamata la delfina di Merkel) la figura più credibile per guidare il maggiore partito tedesco. Molto indietro il rivale Friedrich Merz, che convince solo il 15%.


Il 41% degli interpellati considera poi AKK simpatica, mentre il candidato Merz suscita la simpatia solo del 9% degli intervistati e infine il 41% considera AKK una persona con i piedi per terra, mentre il milionario Merz è definito nello stesso modo appena dal 10% del campione indagato. Secondo Manfred Guellner, responsabile dell'istituto che ha condotto il sondaggio, Annegret Kramp-Karrembauer è la candidata più probabile per la successione alla guida del suo partito: «Se la Cdu in futuro vuole mantenere la possibilità di successo o vuole migliorarla, deve passare dalla direzione del partito di Kramp-Karrenbauer».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero