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Ci sono superstiti a Mariupol e 130 persone sono uscite vive dal teatro bombardato dai russi. Lo affermano i media ucraini tra cui 'The Kyiv Independent'. Secondo quanto riferito al quotidiano ucraino, il rifugio antiaereo avrebbe resistito all'attacco. Intanto i soccorsi si stanno ancora attivando per trovare sopravvissuti.
L'attacco al teatro
Quanto accaduto nel teatro di Mariupol, in Ucraina, «sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile» frutto di un bombardamento aereo russo. Lo sostiene il governo britannico di Boris Johnson per bocca di James Cleverly, numero 2 del Foreign Office, intervistato da vari notiziari del mattino a nome dell'esecutivo. Secondo Londra, si tratta dunque di «un'evidente violazione del diritto internazionale», come ha aggiunto il viceministro a Itv in risposta alla domanda se si potesse già evocare un crimine di guerra. Mosca ha ieri attribuito invece il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.
Mille al riparo durante il raid russo
Sono più di mille le donne e i bambini che si sono riparati nel rifugio antiaereo del teatro di Mariupol e che così si sono salvati dal bombardamento russo. Lo ha detto alla Bbc il deputato ucraino Dmytro Gurin, i cui genitori si trovano a Mariupol. Il teatro «in quanto edificio è stato distrutto. Abbiamo oltre mille donne e bambini nel rifugio antiaereo, nei sotterranei. Qualche minuto fa abbiamo saputo che il rifugio ha resistito e che loro sono sopravvissuti», ha dichiarato. «Non sappiamo ancora se ci siano feriti o morti. Ma sembra che la maggior parte di loro sia sopravvissuta e stia bene», ha aggiunto Guirn.
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Il Messaggero