Ci sono anche italiani nelle carceri nel nord della Siria gestite dalle Unità di protezione del popolo (Ypg) curdo. «Tecnicamente non so quanti siano, ma so che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Turchia, Trump: «I curdi? Ci piacciono, ma non ci aiutarono in Normandia»
«Quando la Turchia entrerà nel Rojava», la regione gestita dai curdi nel nord della Siria, «non potremo più controllare i detenuti dell'Isis che attraverso la Turchia si sparpaglieranno in tutto il mondo perché sono cittadini di 52 Paesi», ha messo in guardia nel corso di una conferenza stampa alla Camera Ahmad Yousef, membro del consiglio esecutivo della cosiddetta federazione della Siria del Nord. Questi jihadisti, ha sottolineato Dalbr Jomma Issa, comandante delle Ypj, le unità femminili delle Unità di protezione del popolo (Ypg) curdo, sono «molto pericolosi non solo per i curdi, ma per l'interà umanità. Noi non pensiamo di rilasciarli, ma non sappiamo neanche noi fino a quando possiamo sorvegliarli».
Il Messaggero