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Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (Eau), Oman, Qatar, Iraq, India e Pakistan. Sono questi gli otto Paesi che formeranno una nuova alleanza navale nelle zone settentrionali dell’Oceano Indiano. Lo ha annunciato il capo della Marina iraniana Shahram Irani, citato dall’agenzia di stampa Fars, sottolineando che «presto assisteremo alla liberazione della regione dalle forze non autorizzate».
Cambiamenti strategici
Nel Golfo Persico gli Stati Uniti rappresentano un’importante presenza navale, osteggiata dall’Iran. Dalla base del Bahrein, la Quinta flotta americana pattuglia le acque della regione e ispeziona regolarmente le navi in acque internazionali per contrastare eventuali traffici di armi. In passato, gli incidenti militari nel Golfo hanno scatenato forti tensioni politiche. Il rischio è che questi possano verificarsi nuovamente. L’annuncio di una nuova alleanza navale da parte dell’Iran fa seguito al recente riavvicinamento tra la Repubblica islamica e l’Arabia Saudita, che secondo gli esperti ha portato e porterà a importanti cambiamenti strategici nella regione. «Quasi tutti gli Stati litoranei delle aree settentrionali dell’Oceano Indiano hanno capito che solo la loro cooperazione collettiva può risolvere la sicurezza nella regione», ha osservato Irani, sottolineando che «la regione sarà presto libera da qualsiasi forza straniera illegittima». L’Iran e l’Oman «hanno tenuto diverse esercitazioni militari in passato e si sta sviluppando anche la coalizione navale trilaterale di Iran, Russia e Cina, che tiene esercitazioni annuali», ha aggiunto il capo della Marina di Teheran. Non ha approfondito in quale forma si svilupperà l’alleanza che, a suo parere, si concretizzerà presto.
L’accordo
L’Iran ha recentemente cercato di ricucire i suoi rapporti tesi con diversi stati arabi del Golfo. A marzo, Arabia Saudita e Iran hanno posto fine a sette anni di ostilità con un accordo mediato dalla Cina, sottolineando la necessità di stabilità regionale e cooperazione economica.
La minaccia
La nuova alleanza navale rafforzerà ulteriormente i rapporti e il riavvicinamento dell’Arabia Saudita con l’Iran ha frustrato gli sforzi di Israele per isolare l’Iran diplomaticamente. Durante la parata militare della Giornata delle forze armate, lo scorso 18 aprile, il presidente iraniano Ebrahim Raisi è tornato a minacciare Israele: «I nemici, in particolare il regime sionista, sanno bene che qualsiasi minima azione contro il nostro Paese comporterà una dura risposta da parte delle forze armate, che porterà alla distruzione di Haifa e Tel Aviv». Israele è sospettato di avere condotto attacchi contro l’Iran dopo il naufragio dell’accordo sul nucleare stretto con le potenze mondiali. Raisi ha anche ribadito che gli Stati Uniti devono lasciare il Medioriente. Porte aperte, invece, all’Arabia Saudita, pur non nominata esplicitamente. «La mano delle nostre forze armate stringe calorosamente quella delle nazioni vicine che intendono portare sicurezza nella regione».
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