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Romania, nuovi pezzi di drone russo sul territorio: informata la Nato
Il ministero della Difesa della Romania ha reso noto che l'esercito ha rinvenuto oggi nuovi frammenti di drone «simile a quelli usati dall'esercito russo» nel villaggio di Plauru, provincia di Tulcea, nell'area del Delta del Danubio. Le Forze armate non hanno ancora chiarito se si tratti di un secondo drone, né se sia un drone di attacco o di osservazione.
«Il ritrovamento da parte delle autorità sul territorio della Romania, in prossimità della frontiera con l'Ucraina - ha dichiarato il presidente, Klaus Iohannis, ripreso dalla Mediafax -, di nuovi frammenti di drone simili a quelli usati dall'esercito russo, indica una violazione inaccettabile della sovranità dello spazio aereo romeno, Stato alleato della Nato, con rischi reali per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini romeni di quella zona». Iohannis ha fatto anche sapere «di aver informato telefonicamente il segretario generale della Nato Stoltenberg, aggiornandolo sulla situazione».
Al via esercitazioni navali occidentali nel Mar Baltico
Paesi alleati occidentali hanno dato il via oggi a un'esercitazione navale nel Mar Baltico, organizzata nell'ambito delle crescenti tensioni con la Russia per il conflitto in Ucraina.
Accordo al G20 sul linguaggio da usare per l'Ucraina
Gli sherpa dei Paesi del G20 hanno raggiunto «a notte fonda» un accordo sul linguaggio da usare, «sul modello del G20 Bali di novembre 2022, ma un po' più annacquato», per descrivere la situazione legata alla guerra della Russia contro l'Ucraina: pur se in attesa del via libera formale dei leader, il testo concordato spiana la strada al comunicato finale. «Il testo di compromesso redatto e proposto da Indonesia, India, Brasile e Sudafrica per superare lo stallo ha avuto il via libera da G7 e Cina, lasciando la Russia in posizione solitaria e nella situazione di dover accettare», hanno spiegato all'ANSA più fonti.
Media: Usa pronti a inviare missili a lungo raggio Atacms
Gli Stati Uniti potrebbero mandare per la prima volta in Ucraina missili a lungo raggio Atacms, una richiesta che Kiev avanza da tempo. Lo scrive l'emittente americana Abc, citando fonti dell'amministrazione Usa. «Stanno arrivando», ha detto una fonte riferendosi ai missili, ma mettendo in guardia che ancora nulla è stato annunciato. I missili «sono sul tavolo», ha detto un'altra fonte, secondo la quale l'invio degli Atcms potrebbe avvenire nel quadro del prossimo pacchetto di aiuti anche se la decisione definitiva non è stata ancora presa. Gli Atacms hanno una gittata fino a 300 km, quattro volte più dei missili che gli americani hanno finora mandato a Kiev come munizioni per sistemi lanciamissili multipli forniti da Washington. Il governo ucraino chiede da tempo gli Atcms, ma finora l'amministrazione Biden aveva respinto la richiesta, nel timore che venissero colpiti obiettivi in territorio russo, provocando un'escalation.
Il Messaggero