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La guerra Russia-Ucraina prosegue e i campi di battaglia su cui ci si scontra sono due: quello militare e quello informatico. Sul web migrano informazioni, ma è anche la via dei cyber-attacchi che rischiano letteralmente di bloccare i servizi fondamentali di Paesi interi.
Ucraina, Ukrtelecom lancia l'allarme cyber-attacco
A lanciare l'allarme ora è Ukrtelecom. Il provider Internet nazionale ucraino ha confermato un attacco informatico alla sua infrastruttura principale. I dati di rete in tempo reale mostrano un'interruzione del servizio su scala nazionale in corso e in aumento, che è la più grave registrata dall'invasione della Russia. «Confermato: una grave interruzione di Internet è stata registrata in tutta l'Ucraina sul provider nazionale Ukrtelecom; i dati di rete in tempo reale mostrano che la connettività sta crollando al 13% rispetto ai livelli prebellici; il provider segnala problemi nell'assegnazione di nuove sessioni». Questo quanto si legge nel Tweet di NetBlocks - L'Osservatorio di Internet: monitoraggio delle interruzioni e degli arresti della rete.
La guerra si combatte anche sul web
Stando agli studi di Check Point Software Technologies, gli attacchi verso il governo ucraino sono aumentati del 196%, nei soli primi tre giorni di combattimento. Mentre quelli alle organizzazioni russe sono aumentati del 4%. E la situazione sembra peggiorare. In crescita anche le e-mail di phishing in lingua slavo-orientale che sono aumentate di 7 volte. Secondo lo studio un terzo di esse è diretto a persone di nazionalità russa e inviato da indirizzi e-mail ucraini. Su web si sa girano tutte le informazioni, dalle notizie sugli attacchi, alle zone colpite e anche le rotte dei rifugiati in fuga, e questo è un rischio reale tanto che è stato lo stesso ministero della Difesa ucraino a mettere in guardia i blogger: «Fate attenzione quando diffondete informazioni sui bombardamenti in tempo reale - scrive sui social - perché le vostre informazioni potrebbero essere oggetto di interesse dell'artiglieria russa e aiutarla a correggere le strategie»
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Il Messaggero