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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e la sua delegazione non potranno entrare in Polonia e partecipare alla riunione ministeriale dell'Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, in programma a Lodz i primi due giorni di dicembre e di cui la Polonia ha la presidenza di turno. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri polacco Lukasz Jasina, sottolineando che Varsavia ha notificato la richiesta a Mosca attraverso i canali diplomatici. Immediata la risposta della Russia che ha richiesto spiegazioni a tutti i Paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa definendo «senza precedenti e provocatoria» la decisione della Polonia.
Lavrov escluso dal summit Osce
L’esclusione di Lavrov dalla ministeriale dell’Osce non è solo una conseguenza della guerra in Ucraina e del sostegno polacco ed europeo a Kiev ma arriva anche in seguito all’incidente militare che ha coinvolto la Polonia: i frammenti di un missile abbattuto dalla difesa aerea di Kiev sono caduti a Przewodow, in Polonia, uccidendo due persone.
L’impossibilità di ripensamenti da parte della Polonia non arresta l’ira di Mosca. Impedendo a Lavrov di partecipare al summit dell’Osce «non solo Varsavia ha discreditato sè stessa, ma ha causato un danno irreparabile a tutta l'Organizzazione», ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri russo.
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Il Messaggero