Wayne Astill, 62enne guardia del Dillwynia Correctional Center, carcere femminile della periferia di Sydney, in Australia, pensava di poterla fare franca per...
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Le voci sul suo conto si rincorrevano da tempo, ma all'inizio erano state accolte con incredulità: nessuno poteva pensare che Wayne potesse macchiarsi, a fine carriera, di un crimine così odioso. Quando però, giorno dopo giorno, le voci si sono rafforzate e sono arrivate ai piani alti, è scattata un'indagine congiunta da parte dei vertici del carcere e della polizia del Nuovo Galles del Sud: una volta raccolte tutte le prove necessarie per incastrarlo, oggi gli agenti hanno arrestato Wayne, forti di 12 capi d'accusa relativi alle violenze sessuali e ad altri reati. E mentre il portavoce dei servizi correttivi ha espresso tutto il disgusto delle guardie carcerarie per le azioni del loro collega e la volontà di assistere le vittime, l'inchiesta va avanti: bisognerà capire se Wayne ha agito da solo o ha goduto della complicità di altri, così come bisognerà appurare se le due donne coinvolte sono le uniche ad essere state abusate o se sono solo la punta dell'iceberg. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero