I sondaggi indicano Nigel Farage come il probabile trionfatore delle prossime elezioni europee, e adesso contro di lui sembra essere partita una forma di mobilitazione popolare...
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Nelle settimane scorse era toccato a un altro euroscettico, Carl Benjamin, eurodeputato uscente dell'Ukip, l'ex partito di Farage; e soprattutto, due volte, al famigerato Tommy Robinson, candidato indipendente e marginale proveniente dall'ultradestra extraparlamentare inglese più estremista, che peraltro nel secondo caso non aveva esitato a farsi giustizia da solo prendendo a pugni il lanciatore e rompendogli il naso. Per evitare il tris, nel weekend la polizia scozzese aveva provveduto a diffidare alcuni McDonald's dal vendere la bevanda incriminata, durante una visita dello stesso Nigel Farage in Scozia. Ma a Newcastle sono stati meno previdenti e così l'immagine di Mr. Brexit con giacca e cravatta inzaccherate ha fatto rapidamente il giro del mondo. L'interessato ha perso l'aplomb solo per qualche minuto, rimbrottando i suoi gorilla. Poi, su Twitter, ha commentato: «Purtroppo alcuni pro Remain hanno radicalizzato lo scontro fino a rendere una normale campagna elettorale impossibile, in una democrazia civile chi perde deve accettare d'aver perso e chi non ha accettato il risultato del referendum (del 2016) ci ha condotti a questo».
La premier conservatrice Theresa May e qualche avversario europeista come il liberaldemocratico Tim Farrow si sono affrettati a condannare l'accaduto, al pari di «ogni atto d'intimidazione».
Il Messaggero