Emily Hand, la bambina ritenuta morta è viva e in ostaggio di Hamas. Il padre: «Sono scioccato»

La piccola si riteneva fosse stata uccisa nell'assalto al kibbutz Beeri

Emily Hand, la bambina ritenuta morta è viva e in ostaggio di Hamas. La sorella: «Ci manchi tanto»
Emily Hand, una bambina di 8 anni che si riteneva fosse stata uccisa nell'assalto di Hamas al kibbutz Beeri del 7 ottobre, è invece viva e tenuta in ostaggio a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Emily Hand, una bambina di 8 anni che si riteneva fosse stata uccisa nell'assalto di Hamas al kibbutz Beeri del 7 ottobre, è invece viva e tenuta in ostaggio a Gaza. La famiglia è stata informata dalle autorità israeliane cinque giorni fa, come riferisce Channel 12. Emily ha anche la cittadinanza irlandeseNello studio televisivo dell'emittente, Natalie, la sorella di Emily, ha provato a parlare con la piccola, guardando direttamente nella telecamera: «Voglio dirti che stiamo facendo di tutto per riportarti a casa. Sappiamo che sei tenuta in ostaggio. Ti amiamo tanto e ci manchi».

Israele, modella nascosta sotto il corpo del fidanzato per sfuggire al massacro di Hamas al rave: il racconto di Noam

Il padre: «Sono scioccato»

«Sorpreso, scioccato, non completamente felice. Felice lo sarò solo quando potrà tornare da noi, spero presto». Così Thomas Hand confida ad Adnkronos i suoi sentimenti dopo essere stato informato dalle autorità israeliane che sua figlia Emily, 8 anni, è viva e si trova nella Striscia di Gaza, rapita da Hamas. E non è stata uccisa lo scorso 7 ottobre, durante il raid che i miliziani di Hamas avevano compiuto nel kibbutz Beeri, come gli era stato comunicato. Ora, se potesse parlarle, se lei potesse sentirlo, Hand direbbe a Emily «ti amiamo tutti, stiamo tutti aspettando il tuo rilascio sicuro il prima possibile. Sii forte». Quando Hand aveva ricevuto la notizia della morte di Emily, «la mia famiglia, tutto il mio mondo era stato distrutto». E in quel momento Hand aveva trovato un modo per alleviare l'immenso dolore di un padre, vedendo nella morte di Emily «la fine della sua sofferenza». Perché quando aveva saputo che la figlia era stata trovata priva di vita, Hand, tra le lacrime, aveva tirato «un sospiro di sollievo» perché temeva «quello che la mia bambina avrebbe potuto vivere in ostaggio. Perché quello che fanno quelle persone agli ostaggi a Gaza è peggio della morte».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero