Il coronavirus impatta sul SuperTuesday dei democratici all'estero. In Cina e Corea del Sud, ma anche in alcune città italiane, gli elettori non potranno votare di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono coinvolti centinaia di centri elettorali in tutto il globo, tra ristoranti, bar, gallerie d'arte, librerie. Stando agli ultimi aggiornamenti, in Italia si potrà votare a Firenze, alla Collective Gallery di Via Maggio, in tre differenti location a Roma, ma non a Milano, Padova e Verona come previsto inizialmente. «Avevamo fatto il possibile per rendere le primarie più accessibili possibile osservando le linee guida locali», ha spiegato Julia Bryan, presidente di Democrats Abroad: «Nelle località colpite stiamo adesso assistendo gli elettori a votare in remoto». Gli americani che avrebbero votato di persona a Milano, Padova o Verona dovranno adesso spedire la scheda, inviarla per fax al collegio elettorale del loro stato o votare per email. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero