Crisi benzina, code ai distributori in Gran Bretagna: da lunedì arriva l'esercito

In campo 200 soldati, estesi visti anche ai camionisti stranieri

Crisi benzina, code ai distributori in Gran Bretagna: da lunedì arriva l'esercito
Contro il pericolo che i britannici trascorrano un Natale a piedi e senza il loro amato tacchino in tavola Boris Johnson ha chiamato la cavalleria. Da lunedì duecento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Contro il pericolo che i britannici trascorrano un Natale a piedi e senza il loro amato tacchino in tavola Boris Johnson ha chiamato la cavalleria. Da lunedì duecento soldati, di cui la metà autisti di camion, saranno dispiegati per rifornire le stazioni di servizio. Non solo, sarà esteso fino a marzo del prossimo anno il visto di lavoro a circa 300 camionisti stranieri.

 

Crisi benzina in Gb, primi militari in azione a giorni

 

Code ai distributori in Gran Bretagna

E siccome il problema non è più solo il carburante ma anche di prodotti alimentari Downing Street ha deciso di prorogare il permesso ad altri 10.000 lavoratori stranieri, tra autotrasportatori e lavoratori del settore avicolo. Un paradosso nel Regno Unito che cinque anni fa ha votato per la Brexit, anche e soprattutto, per limitare l'ingresso di migranti a caccia di impieghi e proprio per questo, complice la pandemia di Covid, adesso si ritrova in un'emergenza senza precedenti con generi di prima necessità, come l'acqua minerale, che non si trova sugli scaffali dei supermercati da quasi due mesi.

 

La situazione

Sul fronte della benzina la situazione continua ad essere critica a Londra e nel sud-est dell'Inghilterra. Anche oggi fuori dalle stazioni si sono formate lunghe code e molti distributori sono rimasti completamente all'asciutto. Migliora invece la situazione a livello nazionale, secondo la Petrol Retailers Association, soprattutto in Scozia, nel nord dell'Inghilterra e nelle Midlands. Per il ministro della Sanità Sajid Javid la situazione «si sta stabilizzando» e le misure varate dal governo saranno d'aiuto. Il carburante nel Paese c'è, ha detto, bisogna solo consegnarlo. Non sono d'accordo i benzinai del Regno Unito. Il capo dell'Associazione che rappresenta 5.500 distributori indipendenti sugli 8.300 totali, ha infatti esortato il governo a dare la priorità alla distribuzione soprattutto nelle stazioni indipendenti che servono interi quartieri.

 

I supermercati

Se migliora leggermente la crisi del carburante, con l'arrivo da lunedì 200 militari a supportare i rifornimenti, si aggrava quella del settore alimentare. L'altro giorno è stata l'associazione dei macellai a lanciare l'allarme, arrivando a dire che le forniture di carne per il prossimo Natale sono a rischio e i sudditi di sua maestà rischiano di dover rinunciare ai popolarissimi, i 'pigs in blankets', gustosi wurstel avvolti da pasta sfoglia, o addirittura al tradizionale tacchini. Per questo la decisione del governo britannico di estendere 4.700 visti destinati ai conducenti di trasporti alimentari fino a fine febbraio e altri 5.500 per i lavoratori del settore avicolo stranieri fino al 31 dicembre. Giusto in tempo per il cenone.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero