A 17 anni non ce l'ha fatta: è morto il cane che a Hong Kong era stato sottoposto ai test per il coronavirus diventando così famoso in tutto il mondo. È...
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E fonti mediche hanno chiarito al giornale che molto probabilmente il cane non è morto di coronavirus. Il cane, anziano e risultato più volte «debolmente positivo» al coronavirus, era stato “liberato” sabato dalla sua quarantena dopo che erano risultati negativi gli ultimi test effettuati il 12 e il 13 marzo. Nel frattempo è guarita la sua padrona, una 60enne ricoverata il 25 febbraio e dimessa l'8 marzo. «Il cane non aveva sviluppato alcun nuovo sintomo - hanno detto le fonti mediche interpellate dal South China Morning Post - È molto improbabile che il virus abbia contribuito alla morte del cane». Gli esperti continuano a sottolineare come non esistano prove di trasmissione dell'infezione dall'animale all'uomo. A difesa dei quattro zampe si moltiplicano gli appelli contro l'abbandono. «I cani non comportano alcun rischio di contagio da coronavirus», sottolinea Marco Melosi, presidente dell'Associazione medici veterinari italiani (Anmvi), che interviene dopo la morte del cane che era risultato positivo al virus a Hong Kong.
Il Messaggero