Brasile nel caos istituzionale. Il coronavirus sta mettendo a dura prova il Paese, e la divergenza di vedute tra il presidente Bolsonaro e i Governatori di quasi tutti i 27 stati...
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La quasi totalità dei governatori delle entità federali brasiliane - 25 su 27 - hanno infatti annunciato oggi che manterranno le restrizioni delle attività economiche e le misure di isolamento sociale, malgrado il presidente Bolsonaro abbia chiesto che si ponga fine alla »quarantena di massa« e a quello che ha definito una politica di »terra bruciata« che crea »isterismo« nella popolazione.
In particolare il governatore di uno dei principali stati, quello di San Paolo, Joao Doria, si è detto «deluso» dall'atteggiamento assunto dal presidente Jair Bolsonaro durante la riunione con i governatori del Sudest del Brasile, svoltasi a Brasilia, che ha definito «deplorevole e preoccupante».
E nello stato di Rio de Janeiro si sta pensando di trasformare il leggendario stadio Maracanà in un ospedale da campo per assistere i malati di coronavirus. Lo annuncia il governatore dello Stato di Rio, Wilson Witzel. «Nei prossimi 15 giorni prepareremo almeno 800 posti letto per i pazienti contagiati in ospedali di campagna, abbiamo acquistato materiale medico di emergenza e respiratori, ed istalleremo una struttura principale, probabilmente nel Maracanà». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero