La Cina approva la legge sulla sicurezza nazionale tarata per Hong Kong: lo riportano i media dell'ex colonia britannica, riferendo i lavori del Comitato permanente del...
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Lite con gli Usa. La Cina «non si farà intimidire dai tentativi degli Usa di fermare l'avanzamento della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong». Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, commentando l'annuncio del segretario di Stato Mike Pompeo sullo stop all'export di materiale bellico verso l'ex colonia britannica, ha anche aggiunto che Pechino «prenderà tutte le necessarie contromisure alle mosse Usa. La Cina è fortemente determinata a difendere la sua siscurezza nazionale, la sua sovranità e il suo sviluppo».
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La Cina ha affermato che la nuova legge prenderà di mira solo un piccolo gruppo di persone, avendo lo scopo di colpire separatismo, sovversione, terrorismo e interferenze straniere e puntando a riportare l'ordine a Hong Kong dopo un anno di aspri e violenti scontri.
La Cina «non ha paura» delle «minacce» e delle «intimidazioni» degli Stati Uniti e i tentativi di bloccare la contestata legge sulla «sicurezza nazionale» a Hong Kong sono destinati al «fallimento». È quanto afferma il ministero degli Esteri di Pechino. La Cina, come riporta il Global Times, promette l'adozione delle «necessarie contromisure» a tutela dei suoi interessi nazionali.
«Le minacce del Partito comunista cinese di limitare i visti per i cittadini degli Stati Uniti sono l'ultimo esempio del rifiuto di Pechino di accettare le sue responsabilità per non aver rispettato il suo impegno con la popolazione di Hong Kong». Così in un tweet il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, che promette «azioni in risposta» dopo che ieri il ministero degli Esteri di Pechino ha fatto sapere come «alla luce delle azioni sbagliate degli Stati Uniti», la Cina abbia «deciso di imporre restrizioni ai visti per i funzionari americani che si sono comportati egregiamente sulle questioni relative a Hong Kong». «Non ci scoraggeremo dall'adottare provvedimenti in risposta», aggiunge Pompeo. Nei giorni scorsi il Senato Usa ha approvato il cosiddetto Hong Kong Autonomy Act, che autorizza sanzioni contro soggetti o aziende che sostengono le mosse di Pechino su Hong Kong, considerate una minaccia per l'autonomia dell'ex colonia britannica
«Questa legge rischia di minare seriamente l'alto livello di autonomia di Hong Kong e l'indipendenza del potere giudiziario. La Ue deplora questa decisione»: così il presidente del Consiglio Ue Charles Michel durante la conferenza stampa al termine del summit Ue-Corea del Sud. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero