Non deve essere affatto facile stare lì a un passo dal presidente degli Stati Uniti e riferire al mondo le sue idee e le sue decisioni. Per questo il ruolo di portavoce...
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Una crisi che ha bruciato Stephanie Grisham lascia il suo incarico, terza portavoce bruciata in tre anni. Subentrata a Sarah Sanders non ha mai davvero inciso, nè si ricorda un suo briefing davanti alle telecamere con i media. Ora, spostandosi dalla West wing alla East wing, tornerà a lavorare con la first lady Melania. Al momento dell’annuncio si trovava in quarantena volontaria a casa sua dopo essere stata una delle diverse persone, incluso il presidente Trump, che erano entrate in contatto con un funzionario brasiliano che in seguito si è rivelato positivo al coronavirus. Ma il suo test è risultato invece negativo. Ora il “commmunication team’ del presidente potrebbe rafforzarsi anche con la presenza di Alyssa Farah, l’attuale portavoce del Pentagono ed ex portavoce del vicepresidente Mike Pence. Secondo la Cnn il cambiamento era nell’aria dopo che il vicedirettore delle comunicazioni, Jessica Ditto, ha improvvisamente annunciato che avrebbe lasciato il suo posto la scorsa settimana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero