PARIGI - Rischia di essere abbattuto Curtis, lo staffordshire terrier americano accusato di aver sbranato e ucciso la sua propritaria Elisa Pilarski il 16...
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Settanta gatti maltrattati e rinchiusi in un appartamento: donna denunciata
Uccide un montone selvatico a rischio estinzione in Mongolia: il dentista-cacciatore nel mirino degli animalisti
La colpa è ricaduta inizialmente sui cani da caccia nelle vicinanze, ma i cacciatori hanno dimostrato che la battuta non era ancora cominciata quando la donna è stata attaccata. A quel punto Curtis sembrava essere il responsabile.
L'animale è stato rinchiuso in un canile di Beauvais, ma Christophe Ellul è riuscito a farlo trasferire. «La lobby della caccia vuole dipingerlo come una belva cattiva, troppo facile - ha dichiarato l'avvocato della famiglia - I graffi sulla testa dell’animale proverebbero che semmai Curtis ha provato a difendere la padrona». «Avevano un rapporto straordinario, è impossibile che sia stato lui ad attaccare Elisa», ha aggiunto Christophe.
Secondo il procuratore Frédéric Trinh, Elisa è stata uccisa da più cani, presumibilmente un branco. Si attendono i test del Dna sui cani e gli esami sulla compatibilità delle ferite con le rispettive arcate dentarie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero