Caccia F-16 all'Ucraina, anche l'Italia apre a Kiev per la preparazione dei piloti

Potrebbe avere un tocco italiano, dunque, la “coalizione dei jet” per l’Ucraina che il presidente americano Joe Biden ha infine acconsentito di formare

Caccia F-16 all'Ucraina, anche l'Italia apre a Kiev per la preparazione dei piloti
L’Italia non potrà fornire i caccia F-16 all’Ucraina perché «noi non ne disponiamo». Ma è disposta ad addestrare i piloti ucraini alla...

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L’Italia non potrà fornire i caccia F-16 all’Ucraina perché «noi non ne disponiamo». Ma è disposta ad addestrare i piloti ucraini alla guida di uno dei più temibili caccia militari sul mercato. Dal G7 di Hiroshima Giorgia Meloni apre più di uno spiraglio. «Si parla di un eventuale addestramento di piloti ucraini, una decisione che non abbiamo ancora preso e che valutiamo con gli alleati» spiega ai cronisti la premier italiana. Potrebbe avere un tocco italiano, dunque, la “coalizione dei jet” per l’Ucraina che il presidente americano Joe Biden ha infine acconsentito di formare per dare una svolta alla controffensiva di Kiev contro l’esercito russo.

 

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Del resto l’Aeronautica italiana conosce bene l’F-16, aereo che i piloti tricolori hanno manovrato più volte negli anni. È il caso del contratto in leasing dell’Aeronautica militare che dal 2003 al 2012 ha portato in Italia 34 aerei da combattimento statunitensi F-16 Fighting Falcon per sorvolare e proteggere i cieli italiani. Frequenti poi sono i voli di addestramento fra gli Eurofighter italiani e i caccia made in Usa, l’ultimo condotto nella base di Aviano, in Friuli Venezia-Giulia. Resta da definire l’area dove i piloti ucrani potrebbero essere addestrati. Un processo che comunque, nel caso dell’F-16, richiede tempi lunghi: almeno quattro mesi. Sul possibile salto di qualità nell’assistenza militare italiana a Kiev, per il momento, non si esprime la politica. Nel centrodestra resta lo scetticismo di Lega e Forza Italia verso questo tipo di forniture. 

 

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Il Messaggero