Brexit, Boris Johnson: «Vogliamo intesa ma 'no deal' resta probabile. Ue e Regno Unito sono molto lontani»

Londra e Bruxelles sempre più lontane dall'intesa su Brexit. Ne ha parlato a Sky il primo ministro britannico Boris Johnson dopo un colloquio telefonico con...

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Londra e Bruxelles sempre più lontane dall'intesa su BrexitNe ha parlato a Sky il primo ministro britannico Boris Johnson dopo un colloquio telefonico con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «Noi vogliamo provare con tutto il cuore a raggiungere un accordo di libero scambio con Bruxelles Continueremo a provare. Saremo il più creativi possibile. Ma quello che non possiamo fare è scendere a compromessi sulla natura fondamentale della Brexit, che è la nostra capacità di controllare le nostre leggi, controllare la nostra pesca».

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Le parole di Angela Merkel e Charles Michel

Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato di Brexit - a una conferenza stampa a Berlino - precisando la necessità di raggiungere un'accordo col Regno Unito: «Ogni opportunità per raggiungere un accordo è molto gradita», ha detto Merkel nel corso di una conferenza stampa a Berlino. «Un buon accordo» su Brexit è quello che auspica anche il presidente del Cosiglio europeo Charles Michel ai microfoni di Frace Inter. Secondo Michel la decisione dell'Unione europea di mantenere dei legami con la Gran Bretagna è ragionevole e legittimo, aggiungendo che «da parte europea, manterremo la nostra compostezza»

E il Regno Unito schiera la marina

Le aperture al dialogo sono arrivate dopo che ieri sera Londra aveva schierato quattro unità della Royal Navy a protezione dei propri confini dai pescherecci europei. «Inaccettabile, allo stato attuale, l'offerta dell' Unione Europea» così avevano sottolineato una fonte del governo britannico. «Il primo ministro non lascerà nulla di intentato in questo processo, ma è assolutamente chiaro: qualsiasi accordo deve essere equo e rispettare la fondamentale posizione per cui il Regno Unito sarà una nazione sovrana entro tre settimane».

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Il Messaggero