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«Ho chiesto al segretario generale di aumentare la presenza delle truppe Nato nella Bosnia-Herzegovina per contrastare un peggioramento della pace e della sicurezza nel paese». Lo ha detto il presidente della Bosnia-Erzegovina, Denis Bećirović dopo l'incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. «La Nato - ha aggiunto - potrebbe poi compiere dei passi in avanti formulando l'invito alla Bosnia di entrare nella Nato».
Bosnia, l'incontro con la Nato
«Abbiamo iniziato questo mandato con tre Paesi candidati e abbiamo assistito a negoziati per l'adesione con due Paesi candidati e due che aspettavano da anni di poterlo fare. Oggi abbiamo nove Paesi candidati, di cui quattro stanno già negoziando, tre hanno il via libera per farlo e oggi abbiamo un programma chiaro insieme agli strumenti necessari per accelerare la reintegrazione. Ciò significa colmare il divario economico e sociale tra l'Ue e i candidati, anche prima che l'allargamento abbia effettivamente luogo. Si tratta di un cambiamento importante, che dovrebbe portarci al punto di non ritorno: la prossima Commissione dovrebbe essere una Commissione per l'allargamento e accogliere nuovi membri alla fine del suo mandato perché è inevitabile e imprescindibile». Ha detto il commissario europeo all'Allargamento, Oliver Varhelyi, aprendo i lavori del forum annuale 'Eu meets the Balkans' in corso a Sofia.
I Paesi in lizza per l'ingresso nella Nato
Durante il mandato della Commissione guidata da Ursula von der Leyen, Albania e Macedonia del Nord hanno avviato i negoziati di adesione all'Ue dopo anni di attesa, per Bosnia-Erzegovina, Moldavia e Ucraina c'è il via libera a farlo, alla Georgia è stato concesso lo status di candidato, mentre il Kosovo ha fatto richiesta di adesione. Prosegue a rilento il percorso degli altri candidati, Serbia e Montenegro, mentre i negoziati con la Turchia sono in stallo da tempo.
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