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Le grandi manovre di flotte e aerei nel Mediterraneo tra Stati Uniti e Russia sono segnali neanche troppo velati di una pressione costante. Così, mentre le navi da guerra di Putin provano a mettere pressione a quelle dell'alleanza "inseguendole" verso il mar Ionio, gli Stati Uniti continuano a inviare in missione i bombardieri B-52, come risposta.
Le "fortezze dei cieli" sorvolano l'Europa (Italia compresa) regolarmente da quando è cominciata la guerra in Ucraina. Ieri due di loro sono decollati da una base della Raf in Gran Bretagna e si sono diretti verso Creta e Cipro, entrando nei radar dell'incrociatore Maresciallo Ustinov, seguito dal caccia Kulikov e dalla fregata Kasatanov. Poi, hanno virato verso l'Italia e hanno fatto rotta sulla base.
Navi da guerra russe puntano lo Ionio, pressione sulla flotta Nato: cosa succede nel Mediterraneo
La Nato controlla Transnistria e Odessa
Intanto continuano le missioni Nato per tenere d'occhio l'evoluzione della guerra nel Sud-Ovest dell'Ucraina. Odessa resta punto strategico del conflitto e l'alleanza segue i movimenti dell'esercito russo con i suoi sistemi di sorveglianza. Ieri l'Italia ha inviato il Caew (Conformal Airborne Early Warning) dell'aeronautica militare in ricognizione in Romania. Lo stesso hanno fatto Francia e Gran Bretagna. Grazie ai loro sistemi possono seguire i movimenti nel Mar Nero, in Transnistria e a Odessa.
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Il Messaggero