Coppia di blogger arrestata in Iran per aver fatto volare un drone: rischiano dieci anni

Per anni avevano desiderato di lasciare il lavoro e intraprendere un viaggio in giro per il mondo. Nel 2017, a bordo di un SUV, tutti i risparmi in tasca, erano riusciti a partire...

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Per anni avevano desiderato di lasciare il lavoro e intraprendere un viaggio in giro per il mondo. Nel 2017, a bordo di un SUV, tutti i risparmi in tasca, erano riusciti a partire per la loro avventura, che stavano documentando sui loro profili social The Way Overland, 21mila seguaci sia su Instagram che su Youtube. Contavano di guidare in giro per il globo, partendo dall'Australia, dove vivono, e concludere il viaggio a Londra. Ma una volta arrivati a Tehran, la loro fuga ha avuto un'imprevista battuta d'arresto e il sogno si è trasformato in un incubo. Ora rischiano dieci anni di carcere da scontare nelle prigioni della capitale dell'Iran, per aver utilizzato un drone senza avere la concessione delle autorità locali.



 
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È la storia di Jolie King, blogger australiana, e del suo fidanzato Mark Firkin. I due sono stati arrestati nel mezzo dell'escalation di tensione che ha raggelato negli scorsi mesi i rapporti tra l'Iran e alcune potenze occidentali, tra cui appunto l'Australia, e rischia di diventare un caso politico. Si pensa infatti che la repubblica islamica voglia ricattare il governo australiano, promettendo di rilasciare i due viaggiatori solamente se l'Australia farà uscire di prigione Negar Ghodskani, 40enne iraniana arrestata in Australia e adesso in attesa di essere processato negli Stati Uniti per aver tentato di esportare dal Paese strumenti tecnologici vietati. L'emittente persiana Manoto tv ha rivelato su Twitter i nomi dei due blogger nella notte, vanificando così gli sforzi posti in essere dal corpo diplomatico australiano per proteggerne l'identità e non rischiare di inquinare le indagini. Secondo quanto riporta il The Times, la King sarebbe già stata informata dalle forze iraniane che la sua eventuale detenzione sarebbe condizionata dal rilascio della Ghodskani. Solo così potrà a sua volta tornare in libertà. 

 
La coppia aveva dichiarato in passato la loro intenzione di documentare la loro avventura online per dimostrare che è possibile viaggiare anche in Stati considerati solitamente pericolosi. In un post sui social avevano scritto: «Il motivo principale per cui abbiamo scelto di postare online è la speranza di poter ispirare chiunque voglia viaggiare e anche provare a rompere i pregiudizi che circolano riguardo ai viaggi in Paesi che i media dipingono come pericolosi». Al momento dell'arresto, i due avevano già attraversato tutto il sud est asiatico ed erano circa a metà del loro programma di viaggio, avendo già attraversato India, Pakistan e Kyrgyzstan. Erano arrivati in Iran lo scorso 30 giugno. Dopo aver pubblicato un video sul loro canale Youtube delle colline che circondano Tehran, definendole bellissime, i loro follower si erano allarmati per l'insolito silenzio della coppia, che non postava ormai da giorni, e per la scomparsa dell'unico video postato dall'Iran pochi giorni dopo. 

 
La notizia del loro arresto è diventata pubblica martedì, lo stesso giorno in cui è stato rivelato l'arresto di un'altra donna con la doppia cittadinanza australiana e inglese, una professoressa di Cambridge, la quale però non è ancora stata identificata. 


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Il Messaggero