Allarme negli Usa per una serie di pacchi sospetti recapitati agli uffici dell'ex presidente americano Barack Obama, all'ex segretario di Stato Hillary Clinton, a Geroge...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli ordigni dovrebbero essere frutto della stessa mano, afferma il Secret Service che ha avviato un'indagine a tutto campo. Al lavoro anche l'Fbi per identificare i responsabili.
La Casa Bianca «condanna i tentativi di attacchi violenti compiuti recentemente» contro gli ex presidenti Bill Clinton e Barack Obama, l'ex segretario di Stato Hillary Clinton e altri personaggi pubblici. «Questi atti di terrorismo sono spregevoli e chiunque ne sia responsabile sarà portato con severità davanti alla giustizia», ha detto la portavoce Sarah Sanders. Il Secret Service degli Stati Uniti e altre agenzie di polizia, ha aggiunto, «stanno indagando e intraprenderanno le azioni adeguate per proteggere chiunque sia minacciato da questi vigliacchi».
Paura nella sede della Cnn. L'allarme è andato in diretta tv, con la sirena che ha cominciato a suonare nello studio dove gli anchorman stavano raccontando degli ordigni rinvenuti negli uffici di Hillary Clinton e Barack Obama. L'ordigno è stato trovato nella stanza di distribuzione della posta del complesso. «Un atto di terrore mirato a minare la libertà di stampa, ma non ci intimidiranno e non ci terrorizzeranno», lo ha definito il sindaco di New York Bill de Blasio. «È tempo di odio e paura - ha aggiunto de Blasio - ma la grande maggioranza di americani e di newyorkesi vuole vivere in pace».
Il Secret Service ha spiegato che nel caso di Bill e Hillary Clinton l'ordigno è stato rinvenuto ieri sera negli uffici che l'ex presidente e l'ex segretario di stato Usa hanno all'interno della loro residenza nella località di Chappagua, nello stato di New York.
Nel caso di Barack Obama l'esplosivo è stato trovato stamattina nella posta del suo ufficio di Washington. I due ordigni sarebbero simili a quelli trovati nella residenza, sempre nello stato di New York, del miliardario filantropo George Soros, uno dei principali finanziatori del partito democratico e accusato dalla destra, da alcuni repubblicani e dai sostenitori di Donald Trump di essere dietro alla carovana di migranti in arrivo al confine sud degli Usa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero