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Morti e feriti nella sala degli eventi dei Testimoni di Geova, ad Amburgo. Notte di sangue nella città del nord della Germania dove alle 21 scatta l’allarme perché una persona non identificata entra in un luogo di preghiera ed esplode numerosi colpi di arma da fuoco. Il primo bilancio dell’attacco nell’area di Alsterdorf è drammatico: sette vittime, otto feriti (di cui due gravi) e diciassette sotto choc. «Dai primi riscontri risulta che i morti sono stati giustiziati con colpi di arma da fuoco» ha detto un portavoce della polizia. Gli agenti arrivano quasi subito dopo la telefonata che ha dato l’allarme. Quando entrano nell’edificio sentono l’esplosione di un colpo di arma da fuoco. Ci sono già sei morti sul pavimento, ma al primo piano trovano il settimo cadavere. Secondo i primi riscontri, è l’attentatore che si è tolto la vita. «Non risultano killer in fuga» dice la polizia.
SCENARIO
La ricostruzione più probabile è che l’uomo abbia sparato contro i testimoni di Geova presenti nella sala e, all’arrivo dei poliziotti, abbia deciso di togliersi la vita. Di certo gli agenti non hanno sparato colpi. Dice il sindaco di Amburgo, Peter Tschentscher: «Le notizie da Alsterdorf sono scioccanti.
Le autorità hanno inviato l’invito a non uscire tramite una applicazione. Attorno alle 21 non c’era neppure chiarezza sul numero dei killer che avevano fatto irruzione nella sala, ma successivamente ha preso forza l’ipotesi che ad agire nella sala di culto, in cui erano riunite una quarantina di testimoni di Geova, sia stato un solo killer, che si è poi ucciso. Il portavoce della polizia ha detto: «Al momento non ci sono notizie sul movente». Si legge nella ricostruzione dell’Hamburger Morgenpost: «Dopo le prime chiamate di emergenza, forze dell’ordine e ambulanze sono corse sul luogo del delitto da tutta la città. Si è subito parlato di spari in Deelböge Street a sud dell’aeroporto». Il quartiere teatro della tragedia si chiama Alsterdorf. Siamo a otto chilometri dalla Chiesa di San Nicola, uno dei luoghi simbolo del centro della città portuale.
PRECEDENTE
Sul posto sono intervenute le squadre speciali della polizia in tenuta anti terrorismo che hanno messo in sicurezza tutta l’area. Subito alla popolazione, sempre grazie all’app molto diffusa tra i cittadini di Amburgo, è stato chiesto di non utilizzare i telefoni, in modo da non intasare le linee. C’era la necessità di raccogliere segnalazioni da parte di testimoni, anche eventuali nuove chiamate di richiesta di soccorso, per questo motivo la polizia ha ritenuto che fosse importante evitare di intasare tutte le linee di comunicazione. Amburgo in passato era stata teatro di altri attentati terroristici: il 25 gennaio scorso un uomo di origine siriana, successivamente arrestato, con un coltello aveva attaccato e ucciso due passeggeri di un treno. C’erano stati anche cinque feriti.
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