Afghanistan, rilasciati a Roma i visti per i cittadini afghani presenti nelle liste del governo italiano

Ormai sembra prossima la conquista dei talebani della capitale dell'Afghanistan, Kabul. Per questo si temono migliaia e migliaia di nuovi profughi dopo la nuova avanzata di...

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Ormai sembra prossima la conquista dei talebani della capitale dell'Afghanistan, Kabul. Per questo si temono migliaia e migliaia di nuovi profughi dopo la nuova avanzata di guerra da parte dei talebani in tutti i Paesi cofinanti e anche europei. È di poco fa, proprio per far fronte a questa emergenza, connessa spesso alla richiesta di visti, la notizia che il governo italiano concederà visti speciali direttamente a Roma per tutti i cittadini afghani presenti nelle liste del ministero della Difesa e degli Esteri.

Le procedure di rilascio del visto, documento fondamentale per tutti gli afghani che intenedono lasciare il Paese, saranno molto semlificate. Infatti per i cittadini presenti nelle liste che stilate dai due dicasteri ministeriali e che hanno superato lo screening di sicurezza del Viminale, potranno essere sbrigate direttamente in Italia, a Roma. Questo permetterà di velocizzare le procedure burocratiche per il rientro in Italia.

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La presenza occidentale in Afghanistan

L’invasione statunitense dell’Afghanistan cominciò il 7 ottobre del 2001 in risposta agli attentati terroristici dell’11 settembre: i talebani, che governavano l’Afghanistan con il terrore e che, secondo l’intelligence americana, avevano protetto e sostenuto il capo di al Qaida, Osama bin Laden, furono ben presto cacciati dalla capitale Kabul e dai principali centri del Paese, senza però essere sconfitti.

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La presenza dell'Italia

La missione italiana in Afghanistan ebbe inizio il 30 ottobre del 2001 e, dopo un periodo trascorso a provare a stabilizzare la capitale Kabul, il governo italiano decise di traferire il contingente stabilmente a Herat, dove per anni gli italiani si sono occupati di gestire un’ampia zona. Tra i principali compiti vi era l'addestramento delle truppe dell’esercito afghano.

Nel corso di vent’anni alla missione italiana hanno partecipato, a rotazione, circa 50mila soldati, ma i soldati presenti sul territorio afghano non sono mai stati più di 5.000. In 53 hanno perso la vita, quasi tutti a seguito di attacchi e attentati. Lo scorso 8 giugno il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha parteciapato alla cermimonia ufficiale che ha annunciato il ritiro totale delle truppe italiane.

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Il Messaggero