Dazi, Stati Uniti e Cina raggiungono una tregua. Dopo mesi di trattative e incertezza, Donald Trump e il vice premier cinese Liu He firmano l'atteso accordo commerciale, la...
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Trump esulta, ringrazia il presidente cinese Xi Jinping definendolo un suo «grande amico» e ribadisce che in «un futuro non lontano andrà in Cina». Fra sorrisi e battute parla di un «accordo storico», di un «importante passo in avanti» verso una relazione più equilibrata fra i due paesi.Putin cambia la Costituzione (e lancia un'opa sul futuro). Medvedev lascia, c'è nuovo premier
Si tratta però di brevi parentesi che non rovinano, almeno pubblicamente, la festa del presidente. I dazi - spiega - al momento restano perché servono come leva per le trattative della Fase 2 dell'accordo, che partiranno a breve. «Saranno rimossi se la Fase 2 verrà completata» dice senza intravedere la necessità di una Fase 3 delle trattative. Soddisfatto dell'intesa anche Xi. In una lettera inviata al tycoon e letta da Liu, il presidente cinese sottolinea l'importanza dell'accordo commerciale non solo per Stati Uniti e Cina ma per il mondo intero, e osserva come l'intesa mostri che Washington e Pechino sono in grado di agire nel reciproco rispetto. Liu, dal canto suo, assicura che la Cina onorerà gli impegni previsti dall'intesa.
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Wall Street anticipa la firma volando a nuovi record. Ma la diffusione dei dettagli dell'intesa raffredda però l'ottimismo: molti analisti la ritengono infatti vaga e debole rispetto agli annunci iniziali. In ogni caso la firma spazza via, almeno temporaneamente, l'incertezza che finora ha tenuto alla finestra i mercati e sancisce l'avvio di quella che diversi osservatori chiamano già tregua armata.
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Il Messaggero