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Con il diritto d'aborto messo in serio dubbio negli Stati Uniti, alcune multinazionali stanno già pensando ad alcune contromisure per le dipendenti. E così Starbucks, nota catena di caffè con sede a Seattle, aggiungerà la copertura dei viaggi per l'aborto ai benefit sanitari. La multinazionale che ha da poco aperto un negozio anche a Roma rimborserà le lavoratrici statunitensi se devono viaggiare a più di 100 miglia da casa per abortire. La comunicazione è stata data lunedì.
La politica di Starbucks
Starbucks ha coltivato con cura la sua immagine nel corso degli anni come azienda progressista, difendendo questioni come il matrimonio gay e offrendo ai suoi dipendenti vantaggi migliori rispetto ad altri grandi operatori.
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Amazon e Microsoft seguono la catena di caffè
La catena di caffè globale si unisce ad Amazon.com Inc (AMZN.O), Microsoft Corp (MSFT.O) e a un piccolo ma crescente elenco di altre aziende che offrono questo beneficio, dato che alcuni Stati americani impongono restrizioni più severe sull'aborto.
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Il diritto d'aborto
La questione sul diritto d'aborto è diventata urgente dopo che il sito web Politico ha pubblicato una bozza di parere trapelata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. Nel documento si legge che una maggioranza conservatrice di giudici è favorevole al rovesciamento della decisione Roe v. Wade, che ha legalizzato l'aborto in tutta la nazione.
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