Trentacinque anni senza Grace Kelly. L'attrice, la diva, la mamma ma, soprattutto, la donna che conquistò il cuore del Principato di Monaco e del suo principe, Ranieri,...
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Le nozze da fiaba della principessa hanno lasciato il segno nella storia. Anche in quella del costume. L'abito nuziale in pizzo con lungo velo e ricami, disegnato nel '56 dalla costumista hollywoodiana e premio Oscar Helen Rose della MGM, è entrato di diritto nelle pagine di moda, tant'è che il wedding dress di Kate Middleton, per il suo matrimonio reale con William, è liberamente ispirato a quello indossato dall'attrice.Il rapporto con la moda della principessa di Monaco fu molto intenso. Non solo per l'ammirazione che le maison nutrivano nei suoi confronti ma anche perché la bellissima Grace veniva considerata una vera e propria icona di stile. Hermès, ad esempio, decise di battezzare una delle sue borse già in produzione con il nome “Kelly”. Robert Dumas creò all'inizio una borsa dall'allure raffinata ed elegante senza eccessi o decorativismi che negli anni '30, invece, facevano tendenza. E Grace, in quel periodo impegnata sul set, decise di ordinarne diverse in molteplici colori. Da Hermès raccontano che, in un'occasione particolare, la principessa scese dall'automobile con la sua borsa preferita al braccio che si trasformò in una sorta di “scudo di cuoio” per proteggersi dai fotografi e finì in copertina sul magazine Life. Firmando inconsciamente un nuovo capitolo per il fashion system.
Nel 1965 fu l'atelier romano delle Sorelle Fontana a realizzare un long dress da gran sera per Grace Kelly. Una creazione di alta sartoria sui toni del verde oliva in doppio raso di seta, custodita dalla Fondazione Micol Fontana nel cuore della Capitale, impreziosita da ricami in paillettes oro, grafismi in cachemire e abbinata ad una pochette ton sur ton. Grace di Monaco, i suoi look bon ton, le mise altere, le acconciature geometriche o con intrecci fra i capelli, le gonne a corolla, gli abiti accollati (e talvolta castigati) hanno ispirato gli stilisti contemporanei, tra cui Miuccia Prada, con quegli outfit che in passerella strizzano l'occhio agli anni '50. Passando poi per Tommy Hilfiger. Della principessa resta il ricordo di una classe inconfondibile che Nicole Kidman avrebbe interpretato sul grande schermo e che le eredi dirette e indirette, Charlotte Casiraghi e Beatrice Borromeo, cercano di riproporre, anche con abiti low cost, nelle occasioni ufficiali come il famoso “Ballo della Rosa” di Monte Carlo, evento charity ideato nel '54 da Grace Kelly e oggi a lei dedicato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero