Trentacinque anni senza Grace Kelly, la principessa che ispirò registi e stilisti

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di Gustavo Marco Cipolla
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Giovedì 14 Settembre 2017, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 14:52

Trentacinque anni senza Grace Kelly. L'attrice, la diva, la mamma ma, soprattutto, la donna che conquistò il cuore del Principato di Monaco e del suo principe, Ranieri, che l'avrebbe rapita dai riflettori di Hollywood per regalarle una nuova vita. Gli occhi di un azzurro intenso, così profondi che Alfred Hitchcock, uno dei registi di cui Grace Kelly fu musa, la definì "ghiaccio bollente". Di una bellezza algida e austera da mozzare il fiato ma che esprimeva calore tradotto in eleganza e charme. Avrebbe perso la vita il 14 settembre del 1982 in un incidente stradale, proprio come sarebbe successo a Lady Diana molti anni dopo, in un girone infernale della Costa Azzurra, detto il “gomito del diavolo” e che ricorda la scena in auto del film "Caccia al ladro" di Hitchcock che Grace Kelly aveva girato qualche tempo prima accanto all'attore Cary Grant.

 


Le nozze da fiaba della principessa hanno lasciato il segno nella storia. Anche in quella del costume. L'abito nuziale in pizzo con lungo velo e ricami, disegnato nel '56 dalla costumista hollywoodiana e premio Oscar Helen Rose della MGM, è entrato di diritto nelle pagine di moda, tant'è che il wedding dress di Kate Middleton, per il suo matrimonio reale con William, è liberamente ispirato a quello indossato dall'attrice.Il rapporto con la moda della principessa di Monaco fu molto intenso. Non solo per l'ammirazione che le maison nutrivano nei suoi confronti ma anche perché la bellissima Grace veniva considerata una vera e propria icona di stile. Hermès, ad esempio, decise di battezzare una delle sue borse già in produzione con il nome “Kelly”. Robert Dumas creò all'inizio una borsa dall'allure raffinata ed elegante senza eccessi o decorativismi che negli anni '30, invece, facevano tendenza. E Grace, in quel periodo impegnata sul set, decise di ordinarne diverse in molteplici colori. Da Hermès raccontano che, in un'occasione particolare, la principessa scese dall'automobile con la sua borsa preferita al braccio che si trasformò in una sorta di “scudo di cuoio” per proteggersi dai fotografi e finì in copertina sul magazine Life. Firmando inconsciamente un nuovo capitolo per il fashion system.

Nel 1965 fu l'atelier romano delle Sorelle Fontana a realizzare un long dress da gran sera per Grace Kelly. Una creazione di alta sartoria sui toni del verde oliva in doppio raso di seta, custodita dalla Fondazione Micol Fontana nel cuore della Capitale, impreziosita da ricami in paillettes oro, grafismi in cachemire e abbinata ad una pochette ton sur ton. Grace di Monaco, i suoi look bon ton, le mise altere, le acconciature geometriche o con intrecci fra i capelli, le gonne a corolla, gli abiti accollati (e talvolta castigati) hanno ispirato gli stilisti contemporanei, tra cui Miuccia Prada, con quegli outfit che in passerella strizzano l'occhio agli anni '50.
Passando poi per Tommy Hilfiger. Della principessa resta il ricordo di una classe inconfondibile che Nicole Kidman avrebbe interpretato sul grande schermo e che le eredi dirette e indirette, Charlotte Casiraghi e Beatrice Borromeo, cercano di riproporre, anche con abiti low cost, nelle occasioni ufficiali come il famoso “Ballo della Rosa” di Monte Carlo, evento charity ideato nel '54 da Grace Kelly e oggi a lei dedicato.

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