Preston Bailey, re dei wedding designer: «Rose e orchidee per una location da favola»

Atmosfere fatate, cascate e sculture floreali da togliere il fiato: il matrimonio è una questione d'amore, certo, ma anche d'estetica. Deve essere bello bello in...

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Atmosfere fatate, cascate e sculture floreali da togliere il fiato: il matrimonio è una questione d'amore, certo, ma anche d'estetica. Deve essere bello bello in modo assurdo, letteralmente uno spettacolo: lo sa bene Preston Bailey, il guru americano dei wedding designer specializzato in allestimenti floreali da urlo, che tra i suoi clienti annovera personalità come Ivanka Trump, Serena Williams e svariate teste coronate.

 
 
«Quarant'anni fa i fiori significavano soltanto centrotavola e bouquet spiega Bailey - ora gli sposi vogliono la trasformazione: si cambiano i muri, i soffitti, i pavimenti, si creano dei giochi di luci. Creiamo tutto un mondo». Quando Bailey si mette all'opera le hall dei lussuosi hotel di New York diventano vallate di petali di rosa e le platee dei teatri scintillanti regni di ghiaccio.
 
LA FAVOLA
Per matrimonio di Serena Williams - «una grande donna», assicura Bailey - il Contemporary Arts Center di New Orleans si è addirittura trasformato nel castello della Bella e la Bestia con tanto di altare tempestato di rose gialle. A Roma, dove il maestro Preston ha tenuto una delle sue masterclass, l'hotel Donna Camilla Savelli si è acceso di romantiche sfumature rosa e viola. Venti professionisti provenienti da tutto il mondo hanno lavorato sotto la guida del wedding designer con migliaia di rose e orchidee, intrecciato nastri e sistemato perline per realizzare un allestimento extralusso e dimostrare che il settore del matrimonio è ormai un network globale. E l'esperienza italiana per Bailey è appena cominciata: a breve si metterà al lavoro per un matrimonio vip in Costiera Amalfitana. «Penso sia uno dei posti più belli del mondo - sorride - arrivarci non è facile, ma quando ci sei è pura magia». L'identità della coppia che dirà sìcon la costiera sullo sfondo è top secret ma da noi, spiega Anna Marinello, organizzatrice della masterclass e presidente dell'associazione I do in Italy, vengono a sposarsi da tutto il mondo.

Il destination wedding sta diventando una fetta considerevole del business matrimonio.
E l'Italia è tra le mete preferite: secondo gli ultimi dati, nel 2016 il fatturato generato dai matrimoni di coppie straniere nel nostro Paese è stato di circa 440 milioni di euro, con un incremento di sessanta milioni rispetto all'anno precedente.

I CINESI
La maggior parte sono di origine anglosassone e gli ultimi in data d'arrivo sono i cinesi, che scelgono di dire sì in Toscana, nelle città d'arte o sul Lago di Como. Qualcuno fa anche qualche richiesta assurda.

«Molte spose hanno idee strane ride Bailey - ma ricordo in particolare questa coppia con le famiglie in lite tra loro: gli sposi hanno organizzato un matrimonio enorme, con un'orchestra da 20 elementi e tantissimi fiori, ma senza nessun invitato. Alle famiglie hanno mostrato il video». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero