A Firenze da martedì 8 “Animalia Fashion”, la moda come “scimmia della natura” tra piume, farfalle, ragni e conchiglie

A Firenze da martedì 8 “Animalia Fashion”, la moda come “scimmia della natura” tra piume, farfalle, ragni e conchiglie
Ci sono insetti, pesci, uccelli, conchiglie, farfalle, animali impagliati e animali stampati, piume, scaglie, antichi bestiari e miniature medievali. E' la mostra ...

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Ci sono insetti, pesci, uccelli, conchiglie, farfalle, animali impagliati e animali stampati, piume, scaglie, antichi bestiari e miniature medievali. E' la mostra  "Animalia Fashion" a cura di Patricia Lurati che il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, a Firenze, inaugura martedì 8 gennaio, giorno in cui parte la kermesse Pitti Uomo e che resterà aperta fino al 5 maggio. L'esposizione presenta la moda come scimmia della natura, come favoloso teatro e scoperta delle meraviglie del mondo animale che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione o che crea accostamenti inaspettati nell'immaginazione dell'osservatore. «La moda, dunque, intesa anche come espressione artistica del nostro stupore per le bellezze dell'universo», spiega Lurati.


Nella mostra, concepita come un iperbolico museo di storia naturale, abiti, accessori e gioielli (provenienti da tanti paesi, dalla Francia alla Cina, dalla Russia all'Italia)
diventano gli strumenti per un viaggio nella storia della zoologia, ma soprattutto una scoperta di forme e colori. Lo stile contemporaneo - vengono esposti esempi dal 2000 al 2018, prestati dalle case di moda più celebri e da stilisti emergenti - esprime il suo straordinario potere creativo grazie anche ad abbinamenti inaspettati con veri animali impagliati e rettili in formaldeide, concessi in prestito dal Museo fiorentino di storia naturale La Specola,  con i ragni (in teche) prestati dall'Associazione Italiana di Aracnologia, ma anche con dipinti antichi e oggetti dal Museo di Antropologia ed Etnografia di Firenze. Le 18 sale del percorso espositivo si aprono con la sezione dedicata ai ragni per poi proseguire con i cigni, le conchiglie, i ricci, i
pesci, i coralli, i pappagalli, le aragoste, la babirussa, il pesce
istrice, i serpenti, gli scarabei, le mosche, le api, i coccodrilli e
concludersi con le farfalle.
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Il Messaggero