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Così la caratteristica suola rossa potrebbe non essere più considerata un'esclusiva.
L’azienda per il momento stringe i denti, dopo essere stata mazzolata dai giudici dei Paesi Bassi, ora sarà la Corte di Giustizia Europea a giudicare sul presunto caso di contraffazione. Nel 2012 Louboutin e la sua società avevano accusato l’azienda olandese Van Haren di aver copiato le loro scarpe, poiché tacchi alti e suola rossa sarebbero caratteristica distintiva del brand. Per il rivale olandese e i suoi avvocati (che evidentemente sono stati molto convincenti) non sarebbe possibile registrare semplicemente il colore, il marchio sarebbe quindi nullo e a disposizione di qualsiasi produttore e Van Haren potrebbe continuare a produrre scarpe con suola rossa.
In passato c’erano stati dei casi analoghi di plagio finiti a favore di Louboutin. Lo stilista francese, qualche anno fa, aveva vinto in un tribunale di New York addirittura contro un noto competitor come Yves Saint Laurent che aveva proposto una collezione di scarpe con la suola rossa.
Secondo le conclusioni pubblicate in questi giorni da Maciej Szpunarz, avvocato generale del Tribunale di Giustizia della UE, un marchio che combina colore e forma può essere negato o annullato in base al diritto dell'Unione. La sua opinione non è vincolante ma, come spiegato dall'agenzia AGI, potrebbe orientare il giudizio del tribunale, dando così ragione all'impresa olandese Van Haren che rivendica il diritto di poterne realizzare di nuove.
Ora spetterà alla Corte di Giustizia UE decidere in totale autonomia se il colore rosso della suola fornisca effettivamente un valore sostanziale al prodotto Louboutin, rendendo tale abbinamento un marchio effettivamente irriproducibile.
Non importa quanto le scarpe siano attraenti e quanto sia alta la reputazione del brand: la questione verterà sul determinare se la peculiarità tipica delle calzature sia effettivamente unica o, ancora, sfruttabile anche da altre aziende.
Certo è che qualsiasi scarpa dalla suola rossa diventa più appetibile sul mercato poiché ricorda le ambitissime Louboutin, dunque sfruttare quel particolare che nell’immaginario collettivo rimanda a quel brand non può che incrementare le vendite. Chiamiamolo come vogliamo, ma è certamente sfruttamento di immagine per ottenere benefici, magari quelle scarpe imitate saranno meno belle delle Louboutin ma comunque attireranno l’attenzione. se ci fosse un Tribunale fatto di fashion addicted, giudicherebbe senz’altro la suola rossa un segno distintivo e irriproducibile, e darebbe un premio a Mr Louboutin. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero