Gucci scende negli inferi, fuoco e fiamme in Provenza per la Cruise 2019

Un look etereo tra gli inferi di Alyscamp
Fumo e poi fiamme per una passerella che sembra una discesa negli inferi, dove ad aspettare il pubblico ci sono abiti da sogno. La necropoli Alyscamp di Arles, in Provenza,...

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Fumo e poi fiamme per una passerella che sembra una discesa negli inferi, dove ad aspettare il pubblico ci sono abiti da sogno. La necropoli Alyscamp di Arles, in Provenza, patrimonio dell'umanità secondo l'Unesco, accoglie così la sfilata della collezione Cruise firmata da Alessandro Michele per Gucci. Un'atmosfera a dir poco dark, con in sottofondo il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, fa da cornice alle 114 uscite del brand fiorentino che stupiscono e non deludono. Ad aprire la sfilata ci sono una serie di abiti proposti nelle sfumature del rosa accompagnati da croci di cristalli neri, ma anche trench corti caramello accostati a gonne plissé e long dress a balze nelle tonalità pastello.

 

Ci sono poi le stampe iconiche, come la Flora, declinata all over su un completo, ma anche quella check in grigio e rosso mescolate a cappe in velluto che strizzano l'occhio a quelle usate durante l’Età Vittoriana. Sulle giacche ci sono i versi di Dante Alighieri ricamati, e si abbinano a a pantaloni con le fibbie in stile Billy Idol. Quello di Alessandro Michele è un mix and match usato sapientemente in cui nulla viene lasciato al caso. I tailleur sono ancora una volta protagonisti, proposti in bianco con bordi neri e abbinati a collant rosa bubble e sandali flat verde menta. Lunghi mantelli regali, vesiti monospalla arricciati e capi in velluto ametista regalano un tocco retrò e glam alla collezione. Tornano anche le collaborazioni, come i cappellini con gli stemmi del baseball americano e la rivisitazione del logo tramite. Immancabile poi il famoso emblema dell’Hotel Chateau Mormont di Los Angeles declinato su T-shirt e felpe.
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Il Messaggero